Studio SENTIERI malattie e morti siti contaminati: ripristinare finanziamenti

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E’ stata annunciata alla Camera l’interrogazione parlamentare a risposta scritta 4-08851 con la firma di Stefano Vignaroli, Federica Daga, Alberto Zolezzi e altri deputati del MoVimento 5 Stelle della comm. Ambiente e Affari Sociali, per chiedere al Ministro della Salute Lorenzin per quale motivo non sia stato ancora rinnovato il finanziamento del progetto SENTIERI (studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento) condotto e finanziato nell’ambito del programma strategico ambiente e salute del Ministero (ricerca finalizzata 2006 ex articolo 12 decreto legislativo n. 502 del 1992) e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
“In occasione dell’audizione dell’8 aprile 2015 del direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità Del Favero e della dirigente Musumeci, per la Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ho appreso con rammarico che il finanziamento per lo studio SENTIERI (studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento) sarebbe terminato e che non è stato erogato un nuovo flusso di sovvenzioni dal Ministero della Salute. Ho richiesto a loro delucidazioni per comprendere meglio la situazione e per potermi conseguentemente attivare. Mi è stato riferito che attualmente ciò comporta un proseguimento del progetto per mezzo di risorse interne dell’ISS. Data l’importanza di questa tipologia di analisi, che esamina i dati della mortalità, delle malattie e dei tumori in territori che presentano un quadro di contagio ambientale e rischio sanitario (come nel caso della Terra dei Fuochi), in relazione alla presenza di siti di smaltimento e combustioni illegali di rifiuti, chiediamo se il Ministro Lorenzin intenda rinnovarlo o cosa intenda fare per garantire attraverso studi epidemiologici la verifica dal punto di vista sanitario dei livelli d’inquinamento presenti nei siti da bonificare a livello nazionale” dichiara il portavoce M5S Stefano Vignaroli, vice presidente della Bicamerale per il ciclo illecito dei rifiuti.
“Lo scorso anno eravamo riusciti a far approvare alla Camera un ordine del giorno che prevedeva il rifinanziamento dello studio da parte del Ministero. Ci indigna che nemmeno questo impegno sia stato mantenuto da questo Governo. Per i grandi eventi inutili i soldi si trovano sempre, mentre per salvaguardare la salute dei cittadini no.” aggiunge la portavoce M5S Federica Daga, conclude il portavoce Alberto Zolezzi: “con la proposta di legge a mia prima firma sulla necessità di avere il referto epidemiologico nazionale intendo rafforzare il controllo della salute della popolazione, studi a basso costo e con enorme efficacia; il Governo prosegue in direzione contraria alla trasparenza e all’economia, senza una popolazione informata del proprio stato di salute è impossibile ridurre il danno sanitario ambientale che ammonta a circa 48 miliardi di euro all’anno secondo lo studio ECBA”.