Sentenza Uber, ma per noi è meglio il carpooling

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UberPop è fuorilegge, lo ha stabilito il tribunale di Milano mettendo fine a una contesa con i tassisti che andava avanti da mesi. È arrivato però il momento di ripensare alla mobilità delle nostre città. E di farlo ora.
La Commissione Trasporti M5S Camera è riuscita a far approvare, nella legge delega al nuovo Codice della Strada, un emendamento che introduce una definizione normativa di car pooling, il sistema di trasporto che permette a due o più cittadini di dare o ricevere un passaggio in auto condividendo le spese di viaggio.
Il car pooling non è alternativo e non va in concorrenza al taxi: la sua principale utilità è per pendolari e lavoratori che si spostano ogni giorno e spesso trovano mezzi di trasporto pubblico carenti o sovraffollati, quando non inesistenti. E’ un uso condiviso di autovetture private tra persone che devono compiere lo stesso itinerario, a fronte di un rimborso spese. Ovviamente il car pooling non è attività di impresa, e può essere organizzata anche attraverso l’uso di strumenti tecnologici (app eccetera).
Il nostro emendamento, però, nel passaggio al Senato sembra essere saltato: per questo ora chiediamo a gran voce alla maggioranza di ripensarci.
Ma non ci limitiamo agli emendamenti. Sul tema abbiamo presentato anche un progetto di legge, per fare chiarezza sulla normativa in materia favorendo pratiche di sharing economy. Naturalmente non sono previste forme di commissione o altre utilità a favore di chi organizza il servizio, sarebbe contro la filosofia di base dell’economia dello scambio in cui crediamo. Perché il car pooling, secondo noi, farebbe bene all’ambiente, al traffico, alle tasche ma soprattutto alla collettività.