Buon compleanno alla Corte Costituzionale

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Grazie a questo Parlamento incostituzionale festeggiamo il primo compleanno di una Corte incostituzionale SOTTO ORGANICO.
Giovedì 11 giugno il Parlamento sarà convocato in seduta comune per l’elezione di due giudici della Corte costituzionale: è passato un anno da quando è stato convocato la prima volta, per adempiere al suo dovere stabilito dall’articolo 135 della Costituzione di riempire il vuoto in uno degli organi più importanti per la tutela dei diritti dei cittadini.
Un intero anno senza che il Parlamento riuscisse ad eleggere i giudici mancanti.
Un intero anno da quando il MoVimento 5 Stelle, unica tra le forze politiche del Parlamento, ha offerto i suoi nomi all’opinione pubblica e a tutti i parlamentari, non per eleggere i suoi candidati, ma per una discussione chiara e trasparente, che portasse a una scelta condivisa.
Un intero anno in cui la proposta del M5S è stata ignorata da tutti, tanto da quelli che ci accusano di dire sempre di no a tutto e di non essere disponibili alla discussione, quanto da tutte le finte opposizioni al Governo, che invocano improbabili alleanze solo quando gli interessa far parlare di sé.
I lavori parlamentari saranno sospesi ancora una volta per questa elezione, che dovrebbe servire ad eleggere il giudice ancora mancante a un anno di distanza e quello che dovrà prendere il posto lasciato vacante dal Presidente Mattarella: per la ventiduesima volta saranno adibiti i seggi per la votazione nell’aula di Montecitorio e per la ventiduesima volta i Senatori verranno in pellegrinaggio alla Camera per una votazione che, per la ventiduesima volta, lascerà la Corte costituzionale incompleta.
La votazione sarà ancora una volta una cerimonia completamente inutile, perché non sarà possibile raggiungere la maggioranza necessaria all’elezione, a causa della volontà della maggioranza di Governo e di tutte le altre forze politiche di non voler discutere prima e pubblicamente, ma di volersi accordare in segreto per calare i loro nomi senza che sia possibile valutarli in modo trasparente.
Ai cittadini questa elezione può sembrare qualcosa di lontano dalla vita di tutti i giorni, ma non è affatto così. La Corte costituzionale interviene in moltissime questioni assolutamente essenziali, e mai come in questo periodo lo svolgimento della sua attività è essenziale.
Per questo il M5S in quest’ambito ha sempre offerto la massima apertura e collaborazione. Ha rifiutato la candidatura di Luciano Violante in quanto uomo politico privo dei requisiti di indipendenza necessari al ruolo ma soprattutto perché addirittura privo dei requisiti minimi per la nomina, ma ha contribuito alla copertura di uno dei posti vacanti con un’altra candidata, che è stata proposta dal Partito democratico, la professoressa Silvana Sciarra, dopo che questa proposta è stata valutata sulla base dei requisiti richiesti dalla Costituzione e che tutti i cittadini iscritti al M5S sono stati chiamati a esprimersi sul suo nome attraverso il voto online.
È bastata la presenza di un membro designato con il nostro “metodo a 5 stelle” per ottenere la pronuncia che ha dichiarato incostituzionale la legge Fornero, contro la quale si sono scagliati la stampa filorenziana e addirittura il Ministro Padoan, con dichiarazioni eversive con cui si pretendeva l’assoggettamento della Consulta alle scelte del Governo, quando la Corte serve proprio a rimediare a quelle scelte quando sono contrarie alla Costituzione.
Il ruolo della Corte è assolutamente essenziale, anche per future decisioni come quella imminente sul blocco degli stipendi pubblici o quella futura sull’antidemocratico Italicum: è per questo che Governo e maggioranza parlamentare vogliono rimandare l’elezione fino a quando non saranno certi di poterci piazzare giudici fidati che non si intromettano nelle loro decisioni.
Contro questo scempio chiediamo ancora una volta un confronto, che eviti di ridurre la votazione a una cerimonia inutile e che impedisca l’ennesima umiliazione del Parlamento.