Le famiglie in difficoltà sono sempre le stesse: subito il #RedditodiCittadinanza!

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Oggi l’ISTAT ha pubblicato i dati relativi alla povertà in Italia. Dati che sono piuttosto allarmarti e sconfortanti, in quanto certificano che la povertà in Italia si mantiene stabile.
La povertà relativa, infatti, coinvolge 2 milioni 654 mila famiglie per un totale di circa 8 milioni di persone, di cui più o meno 4 milioni sono donne, 2 milioni sono bambini e 1,2 milioni sono persone anziane. Per di più, l’ISTAT rileva anche segni di peggioramento per le famiglie con figli minori ed in particolare con 2 figli (dal 15,6% sale al 18,5%), soprattutto nel Centro (dall’8,1% al 13,6%).
Segnali negativi anche per le coppie che hanno come riferimento persone con meno di 65 anni (dal 4,9% al 6,5%), per le famiglie che hanno a capo una persona diplomata (dal 5% al 6,2%, nel Mezzogiorno dal 11% al 13,2%) nonché per quelle coppie con un figlio (nel Nord dal 3,5% al 5,4%).
L’intensità della povertà, nel 2014, è risultata pari al 22,1% e corrisponde a una spesa media equivalente delle famiglie povere pari a 811,31 euro mensili. Il Mezzogiorno continua ad essere la zona più penalizzata (21%) ma anche il Nord presenta dei peggioramenti (dal 4,6% sale al 4,9%).
Questi dati sono del tutto inaccettabili per un Paese civile come il nostro e sono frutto di un susseguirsi di politiche inefficaci portate avanti da tutti i governi che si sono succeduti in questi anni nonché e, soprattutto, dovuto all’inerzia dell’attuale governo che, ancora ad oggi, non si è minimamente adoperato per introdurre alcun tipo di misura di contrasto alla povertà, come chiede da tempo il M5S oltre che l’Europa.
Se c’è un Movimento politico che si è battuto sino ad ora per contrastare la povertà in Italia, chiedendo l’introduzione del Reddito di cittadinanza, quello è il M5S, mentre gli altri partiti politici si sono limitati a portare avanti finte lotte non supportate poi dai fatti.
Una misura che servirebbe di fatto ad azzerare la percentuale delle famiglie che hanno un reddito inferiore al 60% della linea di povertà in tutte le ripartizioni geografiche, con un impatto maggiore nel Mezzogiorno, come attestato dall’ISTAT nella relazione presentata recentemente al Senato, sulla proposta del M5S del Reddito di cittadinanza.
Se il Reddito di Cittadinanza oggi fosse già legge, gran parte dei milioni di cittadini che oggi vengono conteggiati dall’ISTAT come poveri, non lo sarebbero più.