Un pezzetto di Camera dei Deputati, contro uno sfratto ingiusto


La signora Roberta è la mamma di due bambini piccoli, di cui uno disabile. E’ senza lavoro. Anche suo marito è disoccupato. Tutta la famiglia, poi, è sotto sfratto esecutivo.
Una storia come tante in Italia, ma con un dettaglio che la rende ancora più ingiusta: lo sfratto è immeritato, come riconosciuto anche da Roma Capitale nella graduatoria di morosità incolpevole. Il costruttore che avrebbe dovuto affittarle la casa ad un canone popolare agevolato, infatti, le ha invece applicato tariffe più alte, e quando la signora Roberta non è riuscita a pagare l’ha sfrattata anziché restituirle il maltolto come previsto dalla legge.
Il 15 Luglio la famiglia di Roberta sarà in strada, a meno di un’idea risolutiva. E l’idea è arrivata: la sua casa diventerà, finché non sarà fatta giustizia, un pezzetto di Camera dei Deputati. La portavoce M5S Roberta Lombardi ha infatti eletto a suo domicilio parlamentare proprio la casa della sua omonima Roberta, e ora per sfrattare la famiglia in difficoltà occorre nientemeno che l’autorizzazione della Camera: l’ufficio parlamentare è inviolabile.
Siamo sicuri che presto il diritto avrà la meglio. La signora Roberta tornerà assegnataria del suo appartamento, al canone dovuto, e la portavoce Roberta potrà tornare nel suo ufficio di Montecitorio. Così come dovrebbe essere sempre, in un Paese normale.