#Aemilia: M5S, avanti nel colpire la ‘zona grigia’ che contagia la società sana

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“L’operazione Aemilia ha scoperchiato un sistema di malavitosi e, come spiegano gli inquirenti, insospettabili prestanome, tutti accusati di trasferimento fraudolento di valori. Secondo la Procura le società sequestrate, fittiziamente intestate a terzi, erano utilizzate come lavatrici per reinvestire i soldi della ‘Ndrangheta emiliana: ed è qui che vogliamo soffermarci” lo dichiarano i deputati e le senatrici emiliano-romagnoli del Movimento 5 Stelle in riferimento alla seconda parte dell’inchiesta Aemilia che oggi ha visto arrestare altre 9 persone, tra cui un imprenditore reggiano e sequestrare beni per oltre 330 milioni di euro.
“Già, la cosiddetta ‘zona grigia’, quella più pericolosa perché contagia l’intera società ed economia del nostro Paese: è’ così che, attraverso la costituzione di varie società di capitali tramite insospettabili prestanome, la ‘Ndrangheta emiliana – con epicentro a Reggio Emilia- infetta il tessuto economico locale e nazionale” spiegano i parlamentari e senatori M5S emiliano-romagnoli.
“Le mafie tradizionali sono cambiate nel corso del tempo, si sono trasformate e hanno cambiato pelle, si sono radicate profondamente nel centro e nel nord della nostra penisola. I nuovi Boss hanno volti comuni, non più facilmente riconoscibili, nuovi volti in grado di reinvestire il denaro di Cosa nostra, camorra e ‘ndrangheta anche nell’economia legale. Mafie che non hanno bisogno di minacciare o uccidere, queste sono mafie che invitano e consigliano seguendo logiche di meri interessi. E qui si pone l’enorme problema della corruzione, avamposto delle mafie” continuano i parlamentari emiliano romagnoli del Movimento 5 Stelle.
“Sulle mafie al nord c’è stata sicuramente una sottovalutazione, ma allo stesso tempo una mancanza di denuncia anche da parte della politica. Per difendersi è fondamentale denunciare: è quello che il M5S sta facendo da quando è nato. Ringraziamo vivamente i Carabinieri dei comandi provinciali, i militari, la Procura distrettuale antimafia di Bologna, la Dda di Catanzaro, il Procuratore Capo Roberto Alfonso e i Sostituti Marco Mescolini e Beatrice Ronchi, i Magistrati per l’impegno costante e per la grandissima professionalità profusa” concludono i parlamentari del Movimento 5 Stelle.