Gf Group, la holding che incassa dallo Stato e finanzia Renzi

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Dal tabacco alle scivolate sulle bucce di banana il passo è breve per il Governo Renzi e la Fondazione Open.
Il GF Group della famiglia Orsero ha finanziato con 50.000 euro la Fondazione Open oggi collegata all’esecutivo tramite il Ministro Maria Elena Boschi (Segretario Generale di Open) ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti (consigliere del direttivo della Fondazione).
Da una parte abbiamo una holding di grandi dimensioni pesantemente indebitata con le banche, la Gf Group controllata dal gruppo ligure della famiglia Orsero grandi importatori tra l’altro di banane, dall’altra il Governo italiano guidato da Matteo Renzi.
Il gruppo Orsero, attivo nella produzione e distribuzione di frutta, ha concluso da pochi mesi (marzo 2015) un complicato accordo di ristrutturazione del suo debito da 245 milioni con gli investitori, tra cui spicca il gruppo bancario Carige (40% del debito degli Orsero). .
Un accordo che prevede, tra l’altro, una quota di partecipazione delle stesse banche creditrici all’aumento di capitale della holding. Nel dettaglio si tratta di 42 milioni di azioni partecipate a 10 anni che andranno nell’attivo degli istituti di credito.
Un accordo di queste dimensioni, naturalmente, ha bisogno di sufficienti garanzie per andare a buon fine.
Perché dare fiducia ad un’azienda con un debito così elevato, mentre la crisi economica continua a rosicchiare gli utili e la sostenibilità del debito stesso?
È qui che entra in gioco, e in prima persona, il governo Renzi.
Attenzione al ‘triangolo’ politico-economico.
Nell’ottobre 2014, 5 mesi prima della ristrutturazione del debito degli Orsero, lo Stato italiano interviene per rilevare 23 milioni di euro di quote nel Vio, la società che gestisce l’interporto di Vado Ligure.
Ma a chi rileva quelle quote? Guarda caso proprio al Gruppo Orsero, che con questa operazione economica guadagna la liquidità necessaria per accreditarsi nei confronti degli istituti bancari.
Lo Stato italiano, che ci ha abituato in questi anni a dismettere le suo quote in aziende private rinunciando ad una seria politica industriale, interviene all’improvviso con soldi pubblici per rilevare le quote di un’azienda privata che servono ad un’altra azienda, molto indebitata, per ristrutturare il suo debito.
Orsero e gli istituti di credito possono dormire sonni tranquilli e stringere accordi virtuosi, tanto pagano i contribuenti italiani.
Perché lo Stato italiano dovrebbe sconfessare la sua politica economica di lungo periodo per togliere le castagne del fuoco ad una azienda fra le tante? Siamo certi che i finanziamenti di GF Group Spa della famiglia Orsero alle Leopolde di Renzi ed alla Fondazione Open siano solo una semplice e fortuita coincidenza.
Coincidenze sulle quali il Movimento 5 Stelle chiederà lumi al Governo attraverso interrogazioni.