Su aiuti alla Grecia decida il Parlamento

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Sia il Parlamento italiano, così come già accade in altri Paesi europei, ad esprimersi sul via libera al nuovo salvataggio della Grecia concordato all’Eurosummit con i creditori internazionali e i rappresentanti della Troika. Lo chiediamo, in una mozione depositata alla Camera, invitando le altre forze politiche ad esprimersi favorevolmente per una rapida calendarizzazione e a fare in modo che sia la principale camera elettiva del Paese, in rappresentanza di tutti i cittadini italiani, ad assumere una decisione su un passaggio così cruciale per il futuro del popolo ellenico e dell’Europa.

E’ infatti inaccettabile che un tale indirizzo sia intrapreso in modo unilaterale e senza alcuna forma di consultazione da parte del governo. Così facendo, peraltro, si violerebbe anche l’articolo 5 della legge 234/2012, secondo cui l’esecutivo ha l’obbligo di informare le Camere su ogni provvedimento che “produca conseguenze rilevanti sulla finanza pubblica”.

Chiediamo dunque a Matteo Renzi e al ministro Padoan, intanto, di rispettare la legge e far votare il Parlamento, nonché di esprimere ferma contrarietà a piani di assistenza finanziaria che prevedano pesanti e non più sostenibili misure di austerità per i greci. Dopo oltre 5 anni di agonia i dati oggi parlano chiaro: più dell’80% degli “aiuti” della Troika è infatti andato a beneficio diretto o indiretto del settore finanziario (nazionale ed estero), riducendo il rischio di esposizione dei Paesi del nord come la Germania.

Poco o nulla è andato in mano ai cittadini greci. Ebbene, vogliamo essere chiari: noi un altro piano di “salvataggio”, come lo chiamano, per risanare i conti delle banche tedesche e francesi non lo appoggeremo.

Qui il testo della mozione