La statale pugliese 275 va fermata ora (si è svegliato pure il Pd)!
Il progetto dell’infrastruttura pugliese è stata definita una ‘bomba’ dalla dama nera, la dirigente dell’Anas arrestata per tangenti. L’M5S da anni avversa quest’opera e solo adesso, con grave ritardo, anche altri cominciano a sollevare l’allarme.
ROMA, 4 novembre 2015 – “‘E’ una bomba’, invece dovrebbe essere solo una strada. Queste parole sono state pronunciate dalla ‘dama nera’ ovvero la dirigente di ANAS, Antonella Accorianò, arrestata per tangenti. Si tratta di un chiaro segnale d’allarme su una situazione che i partiti hanno sempre sottovalutato. La statale 275 di Santa Maria di Leuca è pericolosa perché devasta territori ed è stata progettata su ex discariche con lo scopo di tombarle con gravi incongruenze e illegittimità nella progettazione. Solo oggi il Pd locale annuncia una timida marcia indietro, mentre noi denunciamo da tempo il pericolo in Parlamento”.
Lo affermano i deputati M5s in commissione Trasporti.
“Il Salento dovrebbe essere valorizzato, ha bisogno di infrastrutture adeguate ed in armonia con la nostra terra, invece di essere sottoposto ad una selvaggia speculazione. I 280 milioni di euro della statale 275 fanno gola alla solita casta politica e ai suoi accoliti di colletti bianchi, e non ci dovrebbe sorprendere anche la possibile infiltrazioni di organizzazioni malavitose. Ora tutti i soggetti politici vogliono intestarsi una battaglia che non gli appartiene, perché tutti i partiti, tranne il M5S, sono i primi ad essere coinvolti questa gigantesca speculazione e ad averla sempre promossa. La realtà è che negli ultimi venti anni hanno provato a realizzare un progetto che oggi, alla luce della nuova inchiesta, è semplicemente l’emblema della mala politica e del malaffare.
Se questa opera è stata definita ‘la vergogna delle vergogne’, cosa aspetta il governo e la maggioranza a fermarla? E’ l’occasione giusta per restituire i 5 milioni di euro di un errata progettazione ai cittadini pugliesi e il momento di compiere una progettazione partecipata per la messa in sicurezza dell’esistente con le restanti somme impegnate in un progetto folle.
Noi continueremo con coerenza e determinazione a vigilare e a denunciare insieme ai cittadini onesti e accanto ai comitati di cittadinanza attiva che da sempre si battono per la trasparenza e le infrastrutture davvero utili”.