Caso #Xylella, presentata la proposta per la Commissione d’inchiesta parlamentare
La fallimentare gestione della presunta “emergenza Xylella” in Puglia da parte del ministro Martina e dell’ex commissario straordinario Silletti, ora indagato dalla magistratura, impone alla politica di non restare a guardare.
Il Movimento 5 stelle ha sollevato sin dall’inizio dubbi circa la gestione della presunta emergenza. Dopo aver battuto il territorio salentino al fianco degli agricoltori e gli ovicoltori che difendevano gli ulivi dalle ruspe, abbiamo presentato in Senato una mozione di sfiducia del gruppo parlamentare M5s per il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina a prima firma Daniela Donno. Ma non è finita qui. In Senato è stato presentata la richiesta di una Commissione di Inchiesta Parlamentare monocamerale che faccia luce sulla gestione del caso Xylella a tutti livelli: governo, regione, università.
In una conferenza stampa a cui hanno partecipato la prima firmataria della commissione di inchiesta Daniela Donno, insieme ad Elena Fattori, Mario Giarrusso e Antonella Laricchia, sono stati illustrati i nostri propositi. La commissione avrà poteri inquirenti per fare luce sulla serie di incongruenze e di lacune nella gestione di tutta la vicenda Xylella, fatti che stanno emergendo grazie anche all’azione della magistratura salentina.
La Procura della Repubblica di Lecce infatti ha recentemente concluso le indagini su caso Xylella, contestando diverse ipotesi di reato che vanno dal falso ideologico alla diffusione di fitopatologia, ad una serie di violazioni colpose e dolose in materia ambientale, incluso il deturpamento di bellezze naturali.
Ad aggravare un quadro già assai intricato sia dal punto di vista narrativo sia dal punto di vista normativo, sussistono forti incertezze scientifiche sulle reali cause del disseccamento. Malgrado ciò, le evidenti indeterminatezze e le carenze scientifiche in merito al ceppo pugliese del batterio Xylella fastidiosa e alla sua ipotizzata propagazione, non sono state sufficienti ad ostacolare la distruzione di un numero considerevole di piante nel territorio salentino, con grave nocumento all’economia locale, al paesaggio e all’ambiente.
In data 10 dicembre 2015, inoltre, la gestione del fenomeno è stata stigmatizzata anche a livello europeo. l’Italia è stata ufficialmente messa in mora da parte della Commissione UE, ex art. 258 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, a causa della cattiva gestione dell’emergenza Xylella fastidiosa. Anche per questo si rende necessaria un’attività di inchiesta e di accertamento delle singole questioni.
L’articolo 1 del disegno di legge dispone l’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta, fissandone durata e competenze. L’articolo 2 disciplina la composizione della Commissione, mentre gli articoli 3 e 4 regolano, rispettivamente, le audizioni a testimonianza e le procedure da seguire in caso di richiesta di atti e documenti. Gli articoli successivi dispongono in materia di procedure ed organizzazione interna.
In particolare intendiamo indagare per chiarire la sintomatologia del disseccamento degli alberi di ulivo, del nesso di patogenicità, delle cause e delle concause legate alla diffusione del fenomeno. Vogliamo accertare, anche, mediante puntuale ricostruzione cronologica, la fenomenologia, la presenza e l’espansione territoriale del disseccamento rapido degli ulivi.
Volgiamo accertare anche eventuali responsabilità degli Enti scientifici ed amministrativi – nazionali e territoriali – nonché dei laboratori coinvolti, riguardanti l’introduzione nel territorio nazionale di materiali infetti dal batterio Xylella, la gestione e movimentazione degli organismi patogeni, la compromissione della catena alimentare, la contaminazione in maniera persistente delle matrici ambientali e la connessa violazione delle norme di settore e di prevenzione della diffusione di organismi nocivi.
A questo link il video integrale della conferenza stampa in Senato
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