In Italia “le bombe atomiche non ci sono”. Però, intanto, paghiamo

bombeghedi.jpg
L’Italia non è una potenza nucleare. In Italia non esistono bombe atomiche. Nel nostro Paese di armi nucleari non ce n’è. O almeno, questa è la versione ufficiale.
In realtà riusciamo lo stesso nell’impresa di spendere milioni di euro per “ammodernamento di depositi corazzati” in quel della base aerea di Ghedi, in provincia di Brescia. Pensate che genialata: ristrutturiamo a spese del contribuente una base nucleare altrui che conserva armi nucleari sul nostro territorio, però al contempo lo neghiamo. Una cosa machiavellica.
In realtà, che il sistema WS3 (Weapon Storage and Security System) sia una giurisdzione statunitense su territorio italiano, e che in tali depositi siano custoditi armamenti nucleari, è un po’ il segreto di Pulcinella: lo sanno tutti, inclusa la Corte dei Conti che è in possesso di documenti sui contratti di ammodernamento firmati dal Segretariato generale della Difesa. Con buona pace del premier che fa tanto il pacifista, e poi rincorre le bombe altrui.
Resta da capire come mai, oltre ad essere tenuti all’oscuro di tali ordigni pericolosi piazzati nel sottosuolo da potenze straniere, i cittadini siano anche costretti a sborsare quattrini per la manutenzione. Gli italiani, come al solito, sono spremuti e presi in giro.
O per dirla all’antica: calpesti e derisi.