Uranio e amianto, necessario risolvere i contenziosi!
È terminata un’altra settimana di audizioni in Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito.
L’associazione Contramianto Onlus audita mercoledì, ci ha lasciati una fotografia devastante sul piano delle incidenze patologiche del personale civile in servizio presso gli arsenali della Marina Militare, dimostrando, ancora una volta, come in passato si sia anteposto il “lavoro a tutti i costi” alla “salute dei lavoratori”.
Riteniamo che, su questo fronte, molto ci sia ancora da fare perchè siamo sempre più convinti, che in altri luoghi e in altri mezzi delle FF.AA. si possano celare i rischi legati alla presenza di amianto, basti pensare agli elicotteri della GdF o alle navi della Marina Militare o alle tante caserme dove l’amianto venne utilizzato come coibentante.
Il generale Magrassi, capo del Segretariato della Difesa, audito giovedì ha manifestato grande disponibilità a collaborare nella definizione di quei punti ancora oscuri nella gestione delle pratiche di riconoscimento delle cause di servizio.
I portavoce M5S Gianluca Rizzo e Giulia Grillo hanno posto alcune domande in merito alla gestione dei protocolli vaccinali, al corretto utilizzo da parte dei nostri militari dei dispositivi di protezione individuali, alle procedure utilizzate dalla Difesa nell’approvvigionamento di farmaci e vaccini; inoltre quali parametri vengono presi in considerazione dall’amministrazione per chiudere bonariamente le pratiche di contenzioso aperte col personale che richiede il riconoscimento della causa di servizio.
Così come affermato dal presidente della Commissione d’Inchiesta Scanu, anche noi usciamo da questa settimana con una domanda su tutte:
PERCHE’ CI SI OSTINA A CONFIDARE NELLA ALTRUI STANCHEZZA?
Noi non molleremo mai e vigileremo affinché verità e giustizia emergano sempre.