Primarie PD: l’ennesima irregolarità nelle brogliarie di Renzi
Prima i voti comprati a Napoli, poi le schede bianche fasulle usate per gonfiare l’affluenza a Roma, ora spunta un’altra pesantissima irregolarità sulle Primarie del PD denunciata in un’interrogazione a prima firma Bruno Marton, l’ennesima dimostrazione che sarebbe meglio chiamarle ‘brogliarie’.
Questa volta il protagonista è il candidato Domenico Rossi, sottosegretario alla Difesa e Generale dell’Esercito in congedo, che per sponsorizzare la sua candidatura ha utilizzato impropriamente l’indirizzario istituzionale del Ministero (‘esercito.difesa.it), inviando email ai graduati, ai sottoufficiali ed ufficiali delle Forze Armate.
Il M5S chiede che Rossi sia rimosso dal suo incarico di governo: il sottosegretario ha chiaramente abusato del suo potere per esercitare un’influenza su suoi sottoposti a fini propagandistici, un comportamento questo che prefigura un abuso d’ufficio su cui ci auguriamo che anche la Procura voglia fare chiarezza.
Lo ha fatto usando un indirizzario non accessibile a chiunque e che a tutto serve tranne che per essere usato a fini personali e violando, molto probabilmente, le norme che regolano il corretto utilizzo dei dati personali dei cittadini e che prevedono un consenso che in questo caso potrebbe non esserci mai stato.
Violazioni come queste in passato sono state sanzionate con multe salatissime da parte del Garante della privacy. Ci aspettiamo che ora avvenga lo stesso per il sottosegretario Rossi.
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