Su Delrio rapporto dei Servizi: “Dirigente del Comune assunta per i voti dei calabresi nella sua corsa a sindaco”

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“La dirigente all’urbanistica (moglie dell’attuale sindaco di Reggio ndr) assunta per i voti dei calabresi a Delrio”. Firmato Carabinieri in una nota del gennaio 2013 che riprende un rapporto dei Servizi Segreti italiani ed è agli atti del processo Aemilia.
Ora il ministro Delrio non si può più nascondere. Va immediatamente ascoltato in Commissione Antimafia e deve rassegnare le dimissioni.
Quanto pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano a firma di Ferruccio Sansa e David Marceddu e dai quotidiani locali Il Resto del Carlino con Sabrina Pignedoli e Paolo Cagnan sulla Gazzetta di Reggio, dove i cronisti riportano le informative dei Carabinieri del 2013 che riprendono un rapporto dell’AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza ex Sisde) sulla dirigente all’urbanistica Maria Sergio, scelta e nominata da Delrio nel 2004 e poi riconfermata ancora nel 2009 dopo le elezioni, nonchè moglie dell’attuale sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi è gravissimo.
Il Movimento 5 Stelle ha già chiesto tramite i propri parlamentari in antimafia un intervento affinchè si possano ascoltare Delrio, Maria Sergio e chiede le dimissioni del ministro.
Nei rapporti dei Carabinieri e dell’AISI si afferma che la nomina della dirigente all’urbanistica Maria Sergio ‘sarebbe stata conferita alla dirigente dopo le elezioni amministrative del 2009 quale contropartita per l’appoggio elettorale fornito dalla locale comunità calabrese all’attuale maggioranza in seno all’amministrazione di Reggio Emilia’ si spiega negli articoli pubblicati oggi che riprendono gli atti processuali di Aemilia.
In cinque pagine di rapporti si parla di “presunti favoritismi” della dirigente Maria Sergio verso imprenditori calabresi. Maria Sergio è la stessa persona che lo scorso gennaio si è scoperto aver acquistato al grezzo nel 2012 una abitazione da un imprenditore dal 2015 imputato in Aemilia.
La Sergio non è indagata, anche se nei rapporti allegati si dichiara il contrario – hanno spiegato i parlamentari M5S- ma diversi passaggi sono in contraddizione con quanto dichiarato da Delrio e Maria Sergio nel 2012 durante gli interrogatori di Aemilia come persone informate sui fatti.
I troppi “non so” dell’allora sindaco e oggi ministro Delrio dovranno avere risposte in commissione Antimafia.
Nell’informativa inoltre sono contenute altre gravissime vicende. Nel rapporto si legge che ‘a ulteriore riscontro del quadro giudiziario già fornito sul conto di Maria Sergio si è appreso che l’avvocato Domenico Grande Aracri (fratello del capo cosca Nicolino) avrebbe fornito ad un imprenditore rassicurazioni in ordine all’assegnazione di appalti per i lavori di ricostruzione post terremoto affermando i poter contare sull’amicizia della Sergio’ .
‘ I contatti tra Domenico Grande Aracri e Maria Sergio sarebbero stati promossi su esplicita richiesta di Nicolino Grande Aracri attraverso un autista del boss lontano parente della donna’ si legge nel rapporto” continuano i parlamentari.
Sempre i funzionari scrivono che “dei favoritismi” della Sergio avrebbe beneficiato tra gli altri un imprenditore edile cutrese, marito della nipote del defunto capo cosca Antonio Dragone.
L’informativa agli atti del processo Aemilia definisce la dirigente all’urbanistica scelta e nominata da Delrio ‘influente nelle attività politiche dell’assessorato’ anche “perché moglie del capogruppo Pd in Comune, Luca Vecchi’ (oggi Vecchi è sindaco di Reggio Emilia).
Secondo il rapporto dei Carabinieri che riprendono il rapporto dell’AISI , Maria Sergio sarebbe ‘uno dei contatti” d’imprenditori edili calabresi “per ottenere il rilascio di concessioni, autorizzazioni e appalti” .
A questo si aggiunge citato dal quotidiano Gazzetta di Reggio un rapporto dell’ex Questore di Reggio Emilia (il suo autista è stato arrestato in Aemilia) che ipotizza ‘regalie’ d’imprenditori cutresi alla dirigente all’urbanistica.
“Oltre alle dimissioni di fronte a quanto emers, e visto che ci sono incongruenze tra quanto affermato in quelle note e gli interrogatori di Delrio e la Sergio come persone informate sui fatti, chiediamo di poter convocare gli stessi in Commissione antimafia. E’ da un anno che il Pd impedisce le audizioni di Delrio e da mesi della stessa Sergio, nonostante le nostre ripetute richieste. Dopo i gravi fatti che stanno emergendo non è ammissibile continuare a far finta di nulla” concludono i parlamentari M5S.