Caporalato, Protocollo includa anche regioni centro-nord

caporalato_565675.jpg
Roma 31.05.2016 – “Riconosciamo l’importanza tecnica del Protocollo contro il caporalato firmato di recente da importanti attori interessati dal fenomeno. Tuttavia siamo ancora alle belle parole senza contare che il Protocollo appena siglato ignora il centro-nord del Paese, tra cui regioni come il Lazio ed il Piemonte, assolutamente non immuni dal fenomeno”. Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura. “Quasi un anno fa moriva in Puglia sul campo di lavoro, tra Nardò e Avetrana, Abdullah Mohamed, stroncato dal caldo. Dopo di lui Paola Clemente e altri ancora, situazioni assurde e fuori controllo accomunate dall’esser parte di una filiera produttiva che si fonda sullo sfruttamento e l’assenza di diritti. È passato un anno e praticamente è stato fatto poco o nulla – aggiunge il deputato 5stelle Massimiliano Bernini – Questa è una sconfitta di tutti, in primo luogo del Governo e dei Ministri interessati che nei mesi scorsi hanno sfoggiato proclami e niente più. Il caporalato, e con esso intendiamo l’intero assetto della filiera agroalimentare italiana – è bene ribadirlo – non è una piaga sociale ma un vero e proprio sistema di produzione che porta nelle tasche delle aziende miliardi di euro, a fronte di condizioni di vita semischiavistiche. All’inizio di una nuova stagione di raccolta estiva il DdL presente al Senato attende ancora di essere votato e cercheremo di migliorarlo perché così com’è non ci soddisfa, visto che la rete del lavoro agricola di qualità ha sostanzialmente fallito i suoi obiettivi”.