Ilva: Emiliano spinge per il gas dimenticando ambiente e salute a Taranto

ilva fumi.jpg Roma, 10 ottobre “Come se non bastasse il mercimonio che l’industria dell’acciaio ha fatto nella città di Taranto, svendendo l’ambiente e la salute dei cittadini in cambio dei profitti dell’Ilva, adesso il governatore della Puglia Michele Emiliano dice che non è l’acciaio che uccide ma il carbone, e per ovviare a questo “inconveniente”, propone un nuovo patto con i produttori di gas che presto sbarcheranno in Puglia. Passando così da un mercimonio all’altro e dimenticando le bonifiche ambientali” lo affermano i parlamentari del M5s in commissioni Ambiente, Industria e Attività produttive.
Il rispetto della democrazia, come ha dichiarato Emiliano, permette il confronto tra la regione Puglia e il Consiglio nazionale degli ingegneri, ma gli ricordiamo che ci sono anche altri interlocutori democraticamente consultabili: i cittadini, le associazioni ambientaliste, l’ordine dei medici, solo per fare dei nomi, e poi i rappresentanti di altre forze politiche che non siano solo il suo Pd, quello che finge di contrastare” proseguono.
“Al convegno organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri con Emiliano sembrava di stare in una direzione del Pd – afferma il portavoce del M5s alla Camera Davide Crippa che ha partecipato ai lavori a Taranto -. Se l’industria siderurgica è strategica, come può esserlo questa produzione visto che viene realizzata con carbone e ferro importato? Emiliano propone soluzioni fuori mercato e quindi irricevibili da chiunque voglia fare profitto con l’acciaio, senza considerare la parte di bonifiche. E propone soluzioni fuori dai contesti normativi, perché nell’ultimo decreto Ilva non ci sono paletti all’utilizzo del gas ma solo dichiarazioni d’intenti vuote sulla sostenibilità ambientale, senza peraltro concretezza”.
“È stato anche detto che se l’energia rinnovabile prodotta in Puglia fosse convogliata in Ilva coprirebbe il 30% del fabbisogno dello stabilimento siderurgico, ingannando il cittadino associando le rinnovabili alla produzione di acciaio – proseguono i parlamentari -. Se Ilva deciderà di comprare energia da fornitore rinnovabile dovrà farlo di propria iniziativa. Siamo arrivati alla fantascienza. Il M5S invece ipotizza per la città martoriata dal siderurgico una conversione economica dell’intera zona. Taranto ha le potenzialità per affrancarsi dall’Ilva e per diventare fulcro turistico e culturale del sud e del Paese intero” concludono i pentastellati.