M5S: il futuro si chiama cura del territorio, prevenzione e manutenzione

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ROMA 10 OTTOBRE – “Come riportato una inchiesta giornalistica, è innegabile che in materia di opere e di infrastrutture, nel nostro Paese, ci sia tantissimo da fare.
Le risorse adesso ci sono, così viene affermato alla luce degli ultimi finanziamenti europei che vedono un +10% di fondi alle infrastrutture. Peccato che come si sottolinea da più parti, in primis dall’Ufficio parlamentare di bilancio, manca una programmazione seria in un quadro istituzionale molto frammentato, vale a dire l’assenza di una visione d’insieme per il governo del Paese” lo dichiara Marco Scibona, senatore del Movimento 5 Stelle e segretario della 8a Commissione.
“Ad oggi gli investimenti sono totalmente sproporzionati – spiega Scibona citando i dati di ‘Italia Sicura’ – a fronte di 90,1 miliardi di euro investiti grandi opere solo 800,6 milioni sono investiti a difesa del suolo”.
“Le grandi opere inutili ed imposte, che drenano il 40% dell’intera somma, sono ancora prive di un serio esame preventivo, spesso basate su previsioni future (di traffico, di fabbisogno, ecc…) che definiamo ottimistiche per non dire oniriche. Ancora scarsi i finanziamenti alle opere salva-vita quali dissesto idrogeologico, prevenzione antisismica, manutenzioni ordinarie e straordinarie degli edifici pubblici come scuole e ospedali. Si noti infatti che per 100 euro in grandi opere dette prioritarie (grandi linee trasporto, MOSE, etc.) solo 1 euro viene investito per la difesa del suolo” continua Scibona.
“Se lo slogan del Def 2016 è opere utili, snelle e condivise, non possiamo limitarci solo alle nuove opere ma dobbiamo rivedere quelle in essere, limare progetti, ripensare al futuro infrastrutturale della nostra Italia – spiega il rappresentante M5S – Le vecchie procedure non hanno nulla di rigoroso, e ciò è affermato da eminenti studiosi ed importanti tecnici del settore. Ecco perché serve una seria analisi di tutto il pregresso, basta basarsi su congetture di venti o più anni fa”.
“Oggi possiamo notare qualche lieve inversione di tendenza, probabilmente dettata dalla paura di un prossimo governo a 5 stelle, ma ancora vi è un modo di procedere incerto. Di sicuro c’è solo che il Movimento 5 Stelle è pronto per ridisegnare il futuro infrastrutturale del nostro Paese, è pronto per mettere al centro l’esigenza del cittadino, è pronto a governare” conclude Scibona.