Sul monitoraggio convenzione Onu per diritti disabili il governo fa scaricabarile

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ROMA, 13 ottobre 2016 – “Rispetto all’istituzione dell’Organismo indipendente di monitoraggio sull’applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, Biondelli prova a giocare l’infelice carta dello scaricabarile. Il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sostanzialmente affermato che, rispetto a questo adempimento previsto dall’articolo 33 della la Convenzione delle Nazioni Unite, il governo se ne lava le mani. Le responsabilità vengono demandate al Parlamento dove, sul tema, sono state presentate alcune proposte di legge. Peccato che queste proposte siano ferme al palo o non siano mai state fatte partire proprio a causa delle scelte della maggioranza che Biondelli rappresenta e che ha il pallino in mano sulla calendarizzazione dei provvedimenti”.


Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali commentano la risposta del sottosegretario Biondelli all’interrogazione a prima firma Giulia Di Vita.

“Biondelli ha risposto alla nostra interrogazione nella quale chiedevamo per quale ragione l’Italia non abbia istituito questo Organismo indipendente di monitoraggio affermando che il vulnus sarà colmato quanto prima grazie ad alcune proposte di legge sul tema che sono già all’esame del Parlamento. Peccato che, andando a guardare nel dettaglio i provvedimenti di cui parla il sottosegretario, troviamo il disegno di Legge a prima firma del senatore Luigi Manconi, assegnato in Commissione Affari Costituzionali a maggio 2015, il cui esame è arenato a palazzo Madama da oltre un anno e mezzo e i Ddl a prima firma del deputato M5S Emanuele Scagliusi e del senatore Antonio Gentile. In questi due casi, l’iter parlamentare non è ancora iniziato. Alla luce di questi elementi, compito del sottosegretario sarebbe quello di fare qualche discorso all’interno del suo partito e di sollecitare il governo di cui fa parte. Nel frattempo è tutto fermo e l’Italia continua a non tutelare sufficientemente i diritti dei cittadini disabili, nonostante il “rimprovero” giunto recentemente dall’Onu proprio per il mancato adeguamento della nostra normativa”.