Che fine ha fatto il decreto su sforamento tetto spesa dei dispositivi medici?

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Del provvedimento, previsto nel DL 78/2015, che avrebbe dovuto portare nelle casse dello Stato centinaia di milioni di euro non vi è traccia. Presentata interrogazione rivolta al ministero della Salute al Mef


ROMA, 25 ottobre 2016 – “Ci chiediamo se al ministero della Salute abbiano perso le tracce del decreto sullo sforamento del tetto di spesa dei dispositivi medici. Uno sforamento milionario che non può passare inosservato e, per questo, interroghiamo il ministro Lorenzin e il titolare del Mef, Piercarlo Padoan”.

Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali commentano l’interrogazione a prima firma Giulia Grillo.

“La legge di conversione del decreto n. 78/2015, relativa alla redistribuzione dei tagli in sanità da 2,35 miliardi di euro, prevedeva un forte intervento per arginare la spesa in dispositivi medici. In sostanza – proseguono i deputati M5S – l’intenzione era quella di mutuare, l’esperienza della farmaceutica istituendo una forma di pay-back anche per questo tipo di spesa. Pur non condividendo nel merito una norma che alla fine si traduceva, come al solito, in un taglio lineare senza portare a unreale efficientamento , ci domandiamo come sia possibile mettere a bilancio una riduzione della spesa pubblica che di fatto ad oggi non c’è mai stata, o di cui comunque non vi è alcun dato ufficiale consultabile.

Ci auguriamo – concludono – che la stessa celerità manifestata dal ministro Lorenzin per la scelta del nuovo Direttore generale dell’Aifa sia utilizzata per indicare pubblicamente quale sia il reale valore di riduzione della spesa che avremmo conseguito ad oggi con il pay back sui dispositivi medici”.