En.cor, anche antimafia faccia luce sulla centrale Pd con ‘buco’ da milioni di euro

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Il caso En.Cor, la centrale a biomasse partecipata del Comune di Correggio (Reggio Emilia) voluta dal governo reggiano di Pd e amici, che ha generato un buco di decine di milioni di euro sul quale la Corte dei Conti sta già chiedendo conto all’amministrazione comunale, assume sviluppi sempre più gravi e al contempo inquietanti.
E’ di oggi la notizia secondo cui l’imputato e condannato in primo grado a 9 anni nell’inchiesta di ‘ndrangheta Aemilia Marco Gibertini, in un’ intercettazione “porta avanti un’intermediazione con una banca per ottenere una fidejussione milionaria a favore di una società che ha gravitato nell’orbita di En.Cor”.
“Per questo i parlamentari del Movimento 5 Stelle chiederanno di approfindire ogni aspetto dello scandalo En.Cor anche attraverso la Commissione antimafia” spiegano i parlamentari pentastellati Maria Edera Spadoni, Giulia Sarti e Luigi Gaetti, quest’ultimo vice presidente della Commissione antimafia.
“Abbiamo come M5S denunciato più volte questa situazione: in Parlamento è pronta ad essere depositata un’interrogazione a firma Spadoni su questa vicenda; vicenda che ha creato un danno economico enorme dovuto alla scellerata amministrazione PD e dall’ altra un vero e proprio tentativo di minimizzare la questione e di far calare il silenzio” continuano i parlamentari pentastellati.
“Non a caso, la delibera della Corte dei Conti -che impone al comune di Correggio di rivedere il bilancio- è stata inviata dalla Giunta, nonostante avesse l’obbligo di fornirla a tutti i consiglieri, solo dopo la nostra denuncia tramite mezzo stampa” concludono i parlamentari M5S.