Istat: M5S, con Jobs Act più disoccupazione e meno futuro per i giovani

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Roma 3 nov – “Il mondo del lavoro è ancora molto lontano dalla ripresa come dimostrano i dati ISTAT sull’occupazione relativi al mese di settembre pubblicati oggi, che certificano che il tasso di disoccupazione è aumentato non solo rispetto all’ultimo mese, ma anche nell’ultimino trimestre e soprattutto nell’ultimo anno. Su base annua, infatti, i disoccupati in più sono ben 98 mila (+3,4%). Cifre che dimostrano che il fallimento del Jobs Act è in atto ormai da mesi”, lo affermano i portavoce del M5S della Commissione Lavoro del Senato, Catalfo, Paglini e Puglia.
“i dati sono gravi perché l’aumento dei disoccupati interessa sia uomini che donne e tutte le classi di età dopo i 24 anni. Lo dimostra anche l’ultimo rapporto OCSE che ha assegnato all’Italia la maglia nera per quanto riguarda i giovani che non studiano, non lavorano e non si formano, i cosiddetti neet. Secondo lo stesso rapporto – proseguono i portavoce – se l’Italia riuscisse a lavorare sui suoi giovani e raggiungere il livello di Neet della Germania, ci potrebbe essere un beneficio al Pil nell’ordine di 8,4 punti percentuali, ovvero fino a 143 miliardi di euro. Per non dimenticare che il tasso di occupazione si attesta al 57,5% rimanendo ancora tra i più bassi di Europa”.
“Tutti questi dati confermano che da quando Renzi è al governo c’è stato un chiaro peggioramento delle condizioni del mondo del lavoro”. Concludono i pentastellati.