Rinnovabili: M5S, Renzi sbaglia i conti, a rischio raggiungimento obiettivi clima

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“L’errore di calcolo individuato dall’Istat che ha portato alla revisione degli obbiettivi europei sulle rinnovabili al 2020 rischia di compromettere i rapporti con l’Europa e le scelte politiche sul clima” In un’interrogazione urgente al ministro dello Sviluppo economico e a quello dell’Ambiente il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto chiede se le modifiche siano state comunicate all’Europa, che a questo punto potrebbe rivedere al rialzo gli obiettivi europei al 2020 e quindi compromettere il raggiungimento stesso degli stessi.
“Matteo Renzi e il suo Governo hanno voluto far credere che il raggiungimento degli obiettivi fosse merito loro – attacca il pentastellato -. Ma è bastata la rivelazione Istat di un errore di valutazione statistica sui parametri presi in considerazione, per sbugiardare premier e ministro. A quei dati sbagliati si aggiunge poi anche il calo dei consumi dovuto alla crisi economica in corso.”
“Ironia della sorte, da salvatori delle fonti rinnovabili, Renzi ne è invece diventato l’istrionico carceriere. Sono stati infatti i loro provvedimenti ad affossare il settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica negli ultimi anni. A partire dalla riforma degli oneri della tariffa, per proseguire con quella sugli Sdc, poi il decreto incentivi Fer non fotovoltaiche, e infine con il recepimento della direttiva Dafi sui combustibili alternativi” prosegue
“In parole povere, il Governo ha sottratto strumenti utili per lo sviluppo di fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Come farà adesso a recuperare? – chiede Giorotto -. Inoltre, i nuovi obiettivi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici – quelli del Cop21 di Parigi – sono più ambiziosi di quelli passati. Entro il 2030 il 27% dei consumi europei dovranno essere coperti dalle Fer. A questo punto che cosa accadrà? Come potrà Renzi continuare a sostenere che l’Italia è leader in Europa sulle fonti rinnovabili? Anche se nei prossimi anni si riuscisse a mantenere il passo di crescita del settore rischiamo di non centrare l’obbiettivo del 2030, proprio a causa del colpo d’arresto subito”.
“Ricordiamo – conclude il pentastellato – che a metà di questo anno è stato pubblicato il decreto per l’incentivazione delle Fer non fotovoltaiche valido solamente fino a dicembre. Dal 2017 in poi si naviga a vista, dal momento che non ci sono ancora proposte per il futuro”.