#5giornia5stelle 99° puntata, 25 novembre 2016

Questa settimana 5giornia5stelle non poteva che partire che dal tema del referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre prossimo. A seguito delle denunce di alcuni italiani all’estero e della ambasciatrice Ramaglia, Daniele Del Grosso per il Movimento 5 Stelle ha interrogato il governo, e nella fattispecie al Ministro degli Esteri Gentiloni, su quali misure intendesse adottare per contrastare il rischio di brogli elettorali: la risposta è comica se non fosse drammatica.
Ci trasferiamo in piazza, a Roma, dove troviamo Daniele Pesco, Carla Ruocco, Gianni Girotto, Vittorio Ferraresi e Alessio Villarosa al fianco di Elio Lannutti e delle vittime del decreto “salva-banche” che, ad un anno dalla legge truffa che gettava nella disperazione migliaia di famiglie italiane, ancora chiedono giustizia e il mantenimento delle promesse fatte dal Governo.
A Montecitorio intanto ha trovato il primo via libera la legge di bilancio. Approvata in fretta e furia e con provvedimenti ad personam, come ci spiegano Silvia Giordano, Gianluca Vacca e Laura Castelli. Lo stesso Gianluca Vacca ci annuncia una importante vittoria del Paese e del Movimento 5 Stelle che grazie ad un pressing durato oltre due anni è riuscito a far inserire nella legge di bilancio la proposta di una no tax area per gli studenti universitari. Qualora approvata gli studenti con fascia di reddito sotto i 13.000 € l’anno potranno iscriversi all’università senza pagare tasse di iscrizione.
A Palazzo Madama conclude l’iter legislativo il decreto urgente in materia fiscale, noto per la falsa abolizione di Equitalia e per il rinnovato volountaring disclosure, il condono mascherato alla Renzi maniera. Barbara Lezzi ha il compito di dichiarare il fermo no del M5S ad un provvedimento per giunta passato grazie all’ennesimo voto di fiducia.
Varchiamo i confini italiani ed andiamo a Strasburgo. Il M5S contesta con Marco Valli l’annuale report della BCE: “ancora una volta si chiudono gli occhi davanti alla crisi di una moneta unica che, per come concepita, non può funzionare”. Pier Nicola Pedicini dal canto suo punta il dito contro la maggioranza che sostiene Junker che difende le lobby dei petrolieri e di chi inquina.
Il notiziario di questa settimana si conclude con il sì del Movimento 5 Stelle al provvedimento del governo concernente misure urgenti in favore delle popolazioni colpite dai recenti terremoti, motivato dalla portavoce al Senato Giovanna Mangili e con interventi delle Sindaco a cinque stelle di Roma e Torino, Raggi ed Appendino, circa il doppio ruolo, anzi triplo, che rischierebbero di avere qualora vincesse il SI il prossimo 4 dicembre.

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