La strategia energetica nazionale: esternalizzata ai privati. Stranieri

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Il governo ammette, in seguito ad un’esplicita richiesta del M5S in Commissione Attività Produttive, che la strategia energetica nazionale la stanno scrivendo i privati. Per la precisione la Boston Consulting, una mega multinazionale che offre consulenze in tutto il mondo.
Uno scandalo? Certo. Una novità? Purtroppo no. Anzi, i governi italiani sembrano avere il vizietto di “esternalizzare” persino un aspetto così delicato e strategico della vita del Paese. Nel 2012, infatti, alcuni smanettoni in rete avevano scoperto che il documento del Quinto Conto Energia proposto dall’allora Ministro Passera recava come autore -nel formato word- un analista dell’Enel, e nelle prime bozze addirittura Enel spa. L’azienda, naturalmente, smentì e annunciò indagini interne, ma ammise di aver ricevuto la “bozza” prima che fosse definitiva.
La Boston Consulting, oggi, sta lavorando per conto di Terna e Snam Rete e gas, società per azioni sotto controllo pubblico che guadagnano sul maggiore flusso energetico. Ma non si deve commettere l’errore di considerare Terna come azienda pubblica, perché è al 30% di proprietà di Cdp Reti che è stata svenduta per il 30% a un gruppo pubblico cinese. Proprio in questi giorni, infatti, sulla piattaforma Rousseau si è svolta una votazione tra gli iscritti M5S, i quali hanno stabilito a stragrande maggioranza come Terna debba ritornare in mani pubbliche. I cittadini quindi lo capiscono: non si possono affidare reti strategiche ai privati e per giunta stranieri, e altrettanto inopportuno è affidare la strategia energetica nazionale del paese a una società privata (straniera anch’essa). I cittadini capiscono e i governi -di qualsiasi colore- no. Si tratta di incompetenza, oppure è la solita sudditanza?