Cannabis legale: la legge è firmata da tutti, cosa stiamo aspettando?

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Ricordate la proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis? E’ stata presentata alla Camera nel luglio del 2015, promossa dall’Intergruppo Parlamentare “Cannabis legale” (inclusi i 12 esponenti del M5S che ne fanno parte), e firmata da quasi 300 deputati e senatori. Una buona legge, condivisa trasversalmente da tante forze politiche, che nelle intenzioni e nei numeri poteva essere rapidamente approvata dal Parlamento.
Peccato che, da oltre 8 mesi, di quella legge non si sia più saputo nulla. La proposta è ferma in commissione Giustizia ed Affari Sociali, dove non è stato votato ancora nessun emendamento. Ma stavolta la colpa non è solo di quelle paludi parlamentari in cui di solito si arenano ottime proposte senza motivo apparente: stavolta un motivo c’è, e anche dei precisi responsabili. Oltre alle centinaia di emendamenti ostruzionistici presentati da NCD e Lega Nord (contrari alla proposta), infatti, esistono emendamenti per la soppressione della legge presentati dagli stessi che l’hanno proposta e firmata, parlamentari che neppure si presentano in Commissione quando la legge va discussa.
Schizofrenia? O, più plausibilmente, cerchiobottismo? Le elezioni si avvicinano, e forse qualcuno da una parte pensa di farsi bello con chi è favorevole alla legalizzazione, e dall’altra strizza l’occhio a chi è contrario, nella speranza di raccattare voti da entrambi i fronti.
Il MoVimento 5 Stelle non apprezza questo genere di giochetti, per questo il gruppo M5S alla Camera ha inviato una lettera ufficiale al Presidente dell’Intergruppo “Cannabis Legale” Benedetto Della Vedova per stigmatizzare tali atteggiamenti ipocriti e sollecitare la ripresa Immediata della discussione. Al Parlamento, ogni tanto, dobbiamo ricordare che siamo al servizio dei cittadini e non delle convenienze partitiche.
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