Toti, Cota e gli inciuci pro-azzardo di Lega e Forza Italia

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Davanti ai nuovi allarmanti dati sul gioco d’azzardo tra i giovanissimi, diffusi dallo studio Università di Bologna-Nomisma, cosa fa il governatore della Liguria Toti (Forza Italia) insieme all’assessore leghista Rixi? Congelano per un altro anno l’applicazione della legge regionale no-slot (dopo i 5 anni già concessi per mettersi in regola! una legge virtuosa che vieterebbe sale slot vicino a luoghi sensibili come chiese e scuole frequentati da ragazzi e altri utili interventi di prevenzione.
Lo scopo della manovra di Toti ? Avere il tempo di modificare la legge, rimangiandosi tutto con un completo voltafaccia: non più tardi di un anno fa Toti firmò con altri governatori (tra cui facevano bella mostra Zaia e Maroni) il manifesto contro la diffusione del gioco d’azzardo’.
E’ questa l’autonomia che difende la Lega su un tema così scottante? Oppure è la “nuova” linea pro azzardopoli lanciata dall’ex governatore del Piemonte, l’avvocato Cota che difende le lobby nei ricorsi contro il regolamento no-slot del Comune 5 stelle di Torino e di quello di Novara ?
Stiamo parlando di un problema gravissimo, che riguarda secondo un’indagine condotta dall’Università di Bologna in collaborazione con Nomisma un ragazzo su due di età compresa tra i 14 e i 19 anni, che subisce il fascino pericoloso di scommesse e lotterie: il fenomeno è in pericolosa diffusione soprattutto al Sud e tra le fasce meno istruite della popolazione.

Ci rendiamo conto che questo settore oltre ad essere fortemente diseducativo e non meritocratico, genera anche perdite per il nostro piccolo commercio sano? E una mancata Iva sui consumi di 3,7 miliardi l’anno?
ll governatore ligure Toti renda conto del suo voltafaccia, e ci chiediamo se ora anche Maroni e Zaia lo seguiranno facendo gli scendiletto della lobby pro azzardopoli del governo.