Appalti pubblici: la corruzione dilaga!

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Il Rapporto Annuale del 2016 della Guardia di Finanza, evidenzia dati inquietanti sugli appalti pubblici. Nell’ultimo anno quelli irregolari si sono triplicati rispetto al 2015, con uno spreco di 3,4 miliardi di euro di denaro pubblico. Nell’ambito del sistema previdenziale e sanitario sono state individuate truffe per 158 milioni di euro (ma su 8.926 persone denunciate, solo 87 delle quali finite in arresto). Per reati ed altri illeciti contro la pubblica amministrazione, denunciati 4.031 soggetti (56% per abuso d’ufficio, 21% per peculato e 23% per corruzione e concussione), ma solo 241 sono stati tratti in arresto.
Dati impressionanti. Uno scenario frutto di truffe, frodi, corruzione, riciclaggio, mazzette. Fenomeni illeciti ai quali il Governo Renzi non ha mai opposto una seria politica di contrasto. Un Governo verso il quale vanno le maggiori responsabilità politiche di questa continua e persistente situazione di illegalità presente negli appalti pubblici. Un Governo che, anzichè incrementare, ha ridotto gli unici strumenti in possesso della Magistratura per perseguire i responsabili, come le intercettazioni informatiche – ambientali, che di fatto sono state escluse proprie per i reati di corruzione e associazione a delinquere o che ha ridotto i tempi per fare le indagini preliminari, legando le mani ai Magistrati. Politiche chiaramente finalizzate a preservare un sistema corruttivo che alimenta economicamente la politica. Questa è la verità.
D’altronde l’inchiesta per corruzione negli appalti miliardari in Consip, dove sono coinvolti e indagati i fedelissimi di Renzi, dal suo braccio destro il Ministro Luca Lotti, sino al babbo Tiziano, per accuse gravissime come rivelazione del segreto istruttorio, favoreggiamento personale e traffico illecito di influenze su dirigenti pubblici, non possono che confermarlo.
Solo con il M5S al Governo, sarà possibile cambiare rotta!