Caso Shalabayeva: dopo Lotti e Minzolini, ora il Pd salva pure Alfano

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Il caso Shalabayeva ha macchiato in modo indelebile l’immagine del nostro Paese nel mondo, la Procura parlò di “sequestro di persona”. Il M5S nel 2013 ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Alfano, che il Pd e gli altri partiti hanno sempre salvato: nel 2013 e poi di nuovo nel 2014, quando ci riprovammo alla Camera presentando una mozione individuale.
Sono trascorsi più di tre anni, intanto Alfano dal Viminale è passato dal Ministero degli Interni alla Farnesina, in un vergognoso rimpasto di governo che ha visto fare staffetta tra Renzi e Gentiloni: passano i premier, ma Alfano resta sempre in sella.
Oggi i suoi “sodali” lo hanno infatti salvato un’altra volta, affossando una proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta che faccia finalmente luce proprio sul caso Shalabayeva. Evidentemente c’è qualcuno interessato a tenere nascosta la verità, come ad esempio Ncd, il partito che non è mai stato votato a nessuna elezione.
Il punto è che il Pd, guarda il caso, ha di nuovo fatto finta di non vedere e non sentire. Oramai è chiaro l’unico motivo per cui si tiene in piedi questo governo: salvarsi a vicenda, tra partiti, il politico di turno. Prima Lotti, poi Minzolini e adesso Alfano. Non c’è più nulla, siamo di fronte al solito scambio di favori, questa volta consumato però alle spalle di un episodio che chiede verità e merita giustizia.
Deputati M5S Commissione Affari Esteri