I dati ISTAT bocciano il governo su povertà e lavoro

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I dati ISTAT diffusi oggi in audizione sul numero di famiglie che si trovano in situazione di grave deprivazione materiale nonché quelli relativi alla situazione attuale del mondo del lavoro, sono molto allarmanti e mettono in evidenza quanto siano state sbagliate le politiche messe in campo sia da questo governo, che da quelli precedenti.
Per quanto riguarda la situazione delle famiglie è emerso, infatti che sono più di 7 milioni le persone che sono in seria difficoltà economica. Inoltre, ci sarebbero ancora troppi minori, ovvero, ben 1.250.000 che vivono in povertà. E non ci sono nemmeno notizie positive per le persone anziane che tra il 2015 e il 2016 si sono viste ulteriormente impoverite passando dal 8,4% al 11%. Categorie che con il reddito di cittadinanza del MoVimento 5 Stelle sarebbero completamente tutelate.
Ma anche i dati sul mondo del lavoro sono davvero preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda i giovani che hanno sempre più difficoltà a trovare lavoro. In particolare, se si prende come riferimento la fascia di età che va dai 20 ai 64 anni, hanno un impiego poco più di 6 persone su 10. Si tratta del dato peggiore di tutta l’Unione Europea, fatta eccezione per la Grecia. Ma c’è altro dato emerso in audizione degno di commento, ovvero, quello che certifica che soltanto il 2,5% dei giovani hanno trovato lavoro attraverso i Centri per l’impiego.
Dato quest’ultimo che evidenzia come il rafforzamento dei Centri per l’impiego sia urgente e necessario, ed è infatti contenuto anche esso all’interno del ddl del MoVimento 5 Stelle. Non dimentichiamo infine che povertà e disuguaglianze impediscono una ripresa economica dato che sono proprio le fasce più deboli che, se sostenute, spendono gran parte del loro reddito innescando un circuito virtuoso di crescita e occupazione.