Ddl Lorenzin: inserire pubblicità su studi clinici dei farmaci

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Roma, 22 giugno – “E’ indispensabile apportare un correttivo al Dl Lorenzin, così come noi proponiamo attraverso apposito emendamento all’articolo 1, dal momento che non è stato recepita la premessa al regolamento dell’Ue sulla sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano. Questo passaggio è fondamentale per garantire ai cittadini di fruire delle informazioni non commerciali relative agli studi clinici condotti nel territorio nazionale, a cui fa seguito l’autorizzazione sull’immissione in commercio (Aic) del farmaco sperimentato”.

Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali commentano la risposta del sottosegretario alla salute Davide Faraone all’interrogazione presentata dalla collega Giulia Grillo.

“Ricordiamo che tale premessa al regolamento Ue, non ancora recepita, prevede che ‘non dovrebbero essere considerate informazioni commerciali di carattere riservato se l’immissione in commercio è già stata concessa, se la procedura per la concessione dellAic si è già conclusa oppure se una domanda di Aic è stata ritirata’. Risulta invece che allo stato attuale i contratti stipulati tra il promotore di una sperimentazione clinica e lo sperimentazione includono quasi sempre il diritto alla riservatezza dei dati, che rimangono nella disponibilità del promotore della sperimentazione, anche a garanzia delle tutele brevettuali”.

Questa operazione di trasparenza di rende necessaria al fine di ristabilire un rapporto di fiducia tra cittadini, istituzioni e promotori delle ricerche scientifiche. Rapporto che, in questi anni, è stato fortemente compromesso anche a seguito di episodi corruttivi e di casi che hanno evidenziato la presenza di conflitti d’interesse. Questo emendamento è l’esito del lavoro per la trasparenza sul rapporto tra case farmaceutiche e mondo sanitario del MoVimento 5 Stelle in parlamento. Un lavoro che è entrato anche a far parte del programma salute del MoVimento, appena sottoposto al vaglio della rete, e che recepisce anche i principi la campagna internazionale di sensibilizzazione pubblica nota come “all Trials” nata proprio con l’obiettivo di rendere pubblici e consultabili i risultati degli studi clinici”.