Kfor, acqua contaminata ai nostri soldati. Serve inchiesta

kfor3_160208.jpg
Roma, 5 luglio 2017 – «Acqua minerale potenzialmente cancerogena fornita al contingente militare in Kosovo: è questa l’ultima drammatica verità emersa grazie all’ennesima dichiarazione spontanea resa in commissione uranio da un appartenente alle Forze Armate»: lo denunciano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione uranio impoverito Giulia Grillo e Gianluca Rizzo.
«Prima di lui – continuano i deputati pentastellati – un ex maresciallo della Guardia di Finanza ha, prove alla mano, affermato che in Italia furono stoccati centinaia di proiettili all’uranio impoverito in un deposito della Marina Militare. E proprio nei giorni scorsi il ranger Attianese, prima di lasciarci a causa della sua patologia contratta in servizio, ha voluto testimoniare contro i suoi superiori che lo hanno sempre intimato di non preoccuparsi delle esposizioni ai pericolosi munizionamenti. Ciò nonostante nè la Pinotti nè il sottosegretario con delega alla questione Uranio Impoverito, Domenico Rossi hanno trovato nulla da dichiarare a tutela del personale militare coinvolto in queste vicende, a parte un comunicato dello Stato Maggiore Difesa che smentisce l’utilizzo di proiettili all’uranio da parte delle Forze Armate. E in effetti a voler essere precisi la Guardia di Finanza è una forza dell’ordine ad ordinamento militare e non una forza armata.
«Chiediamo che il ministro avvii immediatamente indagini interne e che il presidente Scanu si faccia carico di presentare formale richiesta alle procure competenti per indagare sui fatti denunciati», concludono i deputati