Naufragio dei bambini: Paglini, si accertino tutte le responsabilità

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Roma, 14 nov. “Scongiurata l’archiviazione sulla più grave strage di civili di cui sono formalmente accusate la Marina Militare italiana e la Guardia Costiera: la nave naufragata al largo di Lampedusa nel 2013 con 268 vittime di cui 60 bambini profughi siriani. Restano pertanto da accertare le eventuali responsabilità per ‘Omissione di soccorso e omicidio’ a carico della Marina Militare, e la versione dei fatti riferita in Parlamento dal ministro della Difesa Pinotti”. Lo afferma in una nota la senatrice del M5s Sara Paglini.
“Su questa vicenda non sono da meno la responsabilità del ministro della Difesa Pinotti – prosegue la Paglini – che, rispondendo ad una interrogazione in Aula alla Camera, ha coperto l’ordine impartito dalla Marina Militare alla nave militare Libra, ovvero di allontanarsi dal barcone che stava affondando carico di bambini. Le responsabilità dei mancati soccorsi sono state sminuite, adducendo come ragione una perdita di tempo dovuta a telefonate “burocratiche”, ma si parla di un ritardo di oltre 5 ore”.
Con una interrogazione parlamentare a mia prima firma chiediamo ai ministri di attivarsi – prosegue la Paglini – affinché le autorità maltesi rendano disponibili le registrazioni delle chiamate effettuate dall’aereo che sorvolava la zona e coordinava i soccorsi. Nonché delle altre fonti di prova come foto, video, registrazioni, testimonianze”.
“Chiediamo al ministro della Difesa di verificare a chi siano attribuibili le responsabilità circa le erronee informazioni da lei utilizzate quando è venuta a riferire in Aula, e di chi è stata la decisione di disporre l’allontanamento della nave militare – spiega la senatrice -. Chiediamo anche di verificare, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Capo di Stato Maggiore, l’adeguatezza dello stesso al ruolo di alta responsabilità che ricopre, dal momento che ha dichiarato, riguardo la “strage dei bambini” di essere “sicuri di aver fatto il nostro dovere”.
“268 vite andavano salvate perché innanzi tutto dobbiamo essere umani e poi perché lo prevede il codice della Navigazione – aggiunge la senatrice Sara Paglini -. È necessario fare chiarezza intanto per il bene dall’Istituzione Marina Militare, e poi chiediamo che venga stabilita la verità dei fatti e accertate le responsabilità. Si difendono le istituzioni, non le persone, e invito la ministra Pinotti a venire a riferire al più presto in Senato”