Terremoto: sui disagi nelle casette il governo minimizza e fa scaricabarile

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ROMA, 20 dicembre – “Sulle cosiddette casette abbiamo assistito a un indegno scaricabarile e a una totale sottovalutazione dei problemi che stanno vivendo i cittadini colpiti dal terremoto del Centro Italia. La risposta alla nostra interrogazione da parte del ministro Finocchiaro è stata semplicemente ridicola: la minimizzazione dei problemi è offensiva per tutti quei cittadini che vivono nella zona del Cratere”.

Così la deputata del MoVimento 5 Stelle Patrizia Terzoni commenta la risposta del governo al question time tenuto in Aula.

“Il ministro Finocchiaro ci è venuta a raccontare che le casette sarebbero state ‘progettate per essere idonee a tutte le condizioni climatiche italiane’. Vorremo capire – afferma Terzoni – quali sarebbero le condizioni climatiche di cui farneticano, perché appare evidente che non sono quelle che caratterizzano le zone di montagna dell’Appennino. A fronte di Sae nuove di zecca, infatti, si stanno registrando problemi in serie: pavimenti rigonfi, tetti danneggiati ai primi venti forti, infiltrazioni d’acqua e tubature ghiacciate. Anche rispetto all’inclinazione dei tetti delle Sae poi, che a tutti appare inadeguata rispetto alla portata delle nevicate che possono avvenire in queste aree, la risposta del governo è ridicola. Finocchiaro ha dichiarato che l’inclinazione delle falde del tetto è realizzata secondo quanto previsto dalla normativa vigente’. Ci domandiamo: ma oltre alla burocrazia queste persone hanno idea di cosa sia il buonsenso e la vita reale? Dalla risposta che ci hanno dato, la risposta è evidentemente ‘no’. Per il governo la situazione corrente sarebbe sostanzialmente normale e gli eventuali problemi insorti sono in via di risoluzione, oppure ci sono situazioni che esulano dalle proprie competenze e che riguardano Comuni e Regioni. Mentre questi signori continuano a nascondersi dietro alle parole e alla burocrazia – conclude la deputata pentastellata -, là fuori ci sono nostri concittadini che aspettano ancora la loro Sae o che l’hanno ottenuta ma si trovano a dover affrontare situazioni molto disagevoli”.