Elezioni: Obiettivo voto elettronico alle prossime politiche

“Dopo il referendum del 2017 in Lombardia bisogna riaprire un dibattito sul voto elettronico e avviare un percorso a livello nazionale fatto di sperimentazioni e innovazioni, non solo a livello legislativo. L’obiettivo è di lavorare per introdurre il voto elettronico alle prossime politiche, cambiando il sistema di voto degli italiani all’estero, come prevede il contratto di governo” lo ha detto Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio e deputato del MoVimento 5 Stelle, nel corso di un’iniziativa sul tema promossa alla Camera.

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“Naturalmente ogni innovazione non può prescindere dall’articolo 48 della Costituzione: il voto sarà sempre uguale e personale, libero e segreto. Credo che il sistema di voto attuale non garantisca questi requisiti e non faciliti il concreto esercizio del diritto di voto. Basti pensare all’affluenza all’estero -pari al 30% per le politiche e al 6% per le europee- o alla quota di schede nulle, quattro volte più alta rispetto a quanto accade all’interno dei confini nazionali. Gradualmente il voto elettronico potrà essere aperto anche ai cittadini che in Italia vivono lontani dal luogo di residenza. Oggi lo Stato preferisce garantire rimborsi di viaggio e in sei anni, dal 2004 al 2009, ha speso circa 30 milioni. Noi vogliamo che lo Stato investa in innovazione per aumentare il livello di digitalizzazione del nostro Paese e la fiducia dei cittadini e garantire diritti.” ha aggiunto Brescia.

All’iniziativa partecipano, tra gli altri, il sottosegretario all’interno Carlo Sibilia, il sottosegretario ai rapporti col Parlamento Vincenzo Santangelo, il responsabile del voto via internet in Estonia, Tarvi Martens, e la direttrice generale di Agid, Teresa Alvaro.