Tangenti: Su Comi ombre inquietanti da parole Gip

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E’ evidente che per alcuni partiti e per i loro esponenti il malaffare rappresenta qualcosa di irrinunciabile. A finire agli arresti domiciliari, questa volta, è stata Lara Comi, ex parlamentare di Forza Italia indagata nell’ambito dell’inchiesta milanese “Mensa dei poveri” insieme all’ex candidato sindaco di Varese sostenuto dalla Lega. Le accuse nei confronti dell’ex forzista sono gravi e ed ancora più significativo il ritratto che ne fa il gip nell’ordinanza di custodia cautelare. Comi, secondo il magistrato, avrebbe sfruttato il ruolo di cui “era investita per espressione della volontà popolare” per trarre un vantaggio economico e per ottenere maggiore visibilità. Certo sarà la magistratura a fare piena luce, ma ciò che deve essere stigmatizzato è il quadro della politica che quasi ogni giorno ci regalano i giudici. qualora venissero confermate le accuse avremmo il solito schema: la politica che “sfrutta il consenso popolare” e agisce illecitamente e per il proprio tornaconto personale, calpestando il patto di fiducia che dovrebbe legarla ai cittadini.