Mes: Mai nascosto nostre critiche, ora rivedere passaggi problematici
“Il trattato MES è stato da noi criticato in tempi non sospetti perché troviamo controproducente condizionare gli aiuti finanziari per i Paesi in difficoltà a programmi di tagli massicci alla spesa sociale e di aumento della pressione fiscale. Con pragmatismo abbiamo letto il testo uscito dall’Eurogruppo di giugno e abbiamo individuato una serie di problemi, che a nostro avviso sono tali da meritare una riflessione più lunga nei tempi e più ampia nei modi”. Così Filippo Scerra, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Politiche UE, intervenendo nell’Aula di Montecitorio durante la discussione generale sulla risoluzione in vista del Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre.
“Per questo plaudiamo al risultato ottenuto all’ultimo Eurogruppo in cui si è deciso di rinviare il voto definitivo sulla riforma del Mes ad inizio 2020. Questa è una vittoria del MoVimento 5 Stelle e del Paese soprattutto. Abbiamo più tempo per analizzare la riforma e rivedere alcuni passaggi che presentano grandi criticità”.
“Non dimentichiamo”, prosegue Scerra, “il completamento dell’Unione Bancaria, importante almeno quanto la riforma del MES. Chiediamo al Governo di rilanciare la ‘logica di pacchetto’ che rientrava anche nella risoluzione di maggioranza di giugno e che quindi dovrebbe essere condivisa dalla stragrande maggioranza dell’arco parlamentare. La chiusura dei negoziati sul MES deve essere collegata al completamento dell’Unione Bancaria tramite il Sistema Europeo di Assicurazione dei Depositi e la formazione di un adeguato bilancio dell’area Euro. Solo con una visione d’insieme di tutte e tre le componenti del citato pacchetto normativo, il Parlamento italiano sarà nelle condizioni di valutare se tali modifiche sono vantaggiose e convenienti per l’Italia e per la stabilità dell’intera Unione Europea”, conclude Scerra.