Cassa Depositi e Prestiti: la mani di Pd e Lega sui nostri risparmi


La conferenza stampa sarà trasmessa in diretta streaming sul canale del Senato, visibile qui sopra.
Cassa Depositi e Prestiti, gigante del credito finanziato con i risparmi postali dei cittadini, invaso e divorato dalla partitocrazia.
Dopo le ‘fresche’ lottizzazioni nel consiglio d’amministrazione, con le nomine del sindaco di Torino e presidente Anci Piero Fassino, di Massimo Garavaglia (Lega) assessore leghista della Lombardia e di Franco Saitta (Pd) presidente della Provincia di Torino e strenuo oppositore dell’abolizione delle Province, ora il Senato dovrà nominare quattro senatori e quattro deputati che formeranno il comitato di vigilanza sulla Cassa stessa.
Le nomine targate Pd-Lega con la scelta di Fassino, Saitta, Garavaglia rappresentano una alleanza politica-economica tra queste forze e relativi enti locali governati da coalizioni solo di facciata contrapposte, ma con molti interessi in comune.
Vediamo il perché.
La cassa Depositi e Prestiti é di fatto un gigante del credito: basti pensare che amministra circa 240 miliardi di euro di risparmio postale (i vecchi buoni e diffusissimi libretti di risparmio gestiti negli uffici Postali di tutta Italia) finanziando poi i lavori degli enti locali, i Comuni, le Province, i consorzi, cui concede crediti a medio e lungo termine. Che nel suo consiglio d’amministrazione siedano direttamente sindaci e assessori rappresentanti dei partiti deve far riflettere e ogni scelta va esaminata sotto la lente d’ingrandimento.
Come ha ben spiegato un articolo de Il Fatto Quotidiano ‘nel Cda i tre membri degli enti locali Fassino, Garavaglia, Saitta avranno un ampio raggio d’azione che lascia fuori solo “l’attività di finanziamento delle infrastrutture destinate alla fornitura di servizi pubblici e le relative attività di consulenza, studio e ricerca” e che però apre larghi margini di manovra per chi come il sindaco di Torino, Fassino la scorsa estate ha fatto molto parlare di sè per la sua vacanza in Grecia in compagnia del banchiere di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli a bordo dello yacht di proprietà di Giorgio Fantoni e immatricolato off-shore.
Questo mentre Fassino si trova a dover gestire un Comune in pieno dissesto con un buco da 3,5 miliardi in una Regione gestita dal discusso e sempre più indagato governatore della Lega Nord, Roberto Cota e conti sempre più traballanti tanto che ci parla di “Regione tecnicamente fallita”….
Intorno alla Cassa Depositi e Prestiti si è di fatto creato un asse Pd-Lega sul Piemonte e la CDP, oltre al ministero del Tesoro fa capo a fondazioni bancarie di peso come la Cariplo di Giuseppe Guzzetti, azionista forte di Intesa Sanpaolo – in un momento in cui si giocano partite cruciali per il Paese come la digitalizzazione dell’Italia. Una partita che entra anche negli scontri di potere all’interno del Pdmenoelle, giocata tutta sulla pelle dei risparmiatori e dello sviluppo delle Reti in Italia.
Anche se molti non lo sanno, esiste anche una vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti che è di fatto una banca pubblica (il Ministero dell’economia e delle Finaze ne detiene infatti l’81%). Appartiene cioé a tutti noi e potrebbe aiutare molto a risolvere i problemi della crisi attuale.
Mercoledì in Senato si dovranno votare i controllori e il Movimento 5 Stelle darà battaglia. Vedremo se anche in quella sede si ripeterà l’asse tra Pd e Lega Nord….
Per far capire l’importanza di questo argomento e la trasparenza necessaria nelle nomine e della gestione della CDP, il Movimento 5 stelle ha organizzato una conferenza stampa martedì 3 dicembre alle 17.30 in Senato. Parleranno il portavoce al Senato per il Movimento 5 Stelle Gianni Girotto e il giornalista Luca Martinelli che assieme a Antonio Tricarico è tra i massimi esperti dell’argomento. I due giornalisti sono infatti anche autori del libro “La Posta in gioco” che spiega nei dettagli come la Cassa Depositi e Prestiti se ben gestita potrebbe aiutare l’Italia a uscire dalla crisi.
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