Carbone, M5S propone commissione d’inchiesta

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Roma, 10 febbraio 2015 – Tredici centrali a carbone in Italia, tredici città soffocate dall’inquinamento, e non solo: è tutta l’Italia a soffrire per un’economia energetica impostata su questi giganti dell’inquinamento.
Numerose ricerche scientifiche lo dimostrano: il loro impatto è enorme sia sulla salute dei cittadini che per l’ambiente. Le evidenze scientifiche in tutto il mondo testimoniano un forte impatto sulla salute da parte della produzione di energia elettrica con il carbone. L’inquinamento atmosferico prodotto dalle centrali a carbone colpisce prevalentemente l’apparato respiratorio e il sistema cardiovascolare.
Per questo il M5S ha depositato una proposta di legge per istituire una Commissione d’inchiesta parlamentare, per «attivare e rendere intransigente l’attuale normativa in materia ambientale e sanitaria, relativamente alle attività di monitoraggio».
Poiché i danni provocati alla salute dalla combustione del carbone risultano ormai conclamati si dovrà procedere da subito con l’acquisizione di tutta la documentazione medica e scientifica già presente per ogni sito.
Inoltre le analisi dei dati dovranno essere incentrate a verificare l’effettivo costo della produzione di elettricità da carbone rispetto alla produzione di energia da fonti rinnovabili, includendo nei costi del kWh dell’elettricità da carbone anche le esternalità negative, ossia gli impatti ambientali e sanitari causati dalle emissioni climalteranti e inquinanti della combustione del carbone medesimo. Numeri che non vengono mai inclusi nei “costi di produzione”.
Tra le altre cose la Commissione d’inchiesta dovrebbe stabilire anche come mai si intendano utilizzare risorse provenienti dai fondi NER 300 per una sperimentazione sui CSS da energia non rinnovabile non prevista dal protocollo dello stesso NER. Dovrà poi verificare le Aia delle centrali attive, e assicurarsi che i cittadini attraverso comuni e comitati abbiano accesso ai dati.