Scuola: il Ddl non cambia e anzi peggiora, sono indifendibili

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ROMA, 8 maggio 2015 – “Ma quale dialogo, ma quale confronto. Ormai conosciamo a menadito le tecniche di politichese e di depistaggio del Pd e, quindi, non ci sorprendono affatto gli ultimi sviluppi del Ddl Istruzione: l’impianto del provvedimento è rimasto invariato in tutti gli elementi sostanziali: assunzioni, poteri ai dirigenti scolastici, 5xmille. Anzi, non bastasse, i nuovi emendamenti della relatrice Maria Coscia peggiorano ulteriormente il Ddl. Sono indifendibili: con il mondo della scuola in rivolta e tutti i sindacati contro, presentano misure peggiorative e tentano anche di spacciarle per migliorie”.

Lo affermano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in Commissione Cultura.

“Dopo la messa in scena del confronto con associazioni di categoria e sindacati in una sede al di fuori di qualunque contesto istituzionale, il Nazareno, il Pd tira dritto e anzi, pensa di prendere in giro il Parlamento e i cittadini proponendo modifiche irrisorie. Non solo, la relatrice Coscia ha presentato un emendamento all’articolo 6 che ricalca in tutto e per tutto una proposta da lei già avanzata e ritirata due giorni fa. Una misura che trasformerebbe i docenti in pedine da spostare a piacimento all’interno di un’ampio perimetro, attraverso l’accorpamento di istituti presenti nella stessa fascia territoriale, con la condivisione degli insegnanti e l’unificazione delle segreterie. Tutto questo al solo scopo di risparmiare, con buona pace della vita degli insegnanti e del funzionamento del sistema scolastico.

Semplicemente ridicolo poi l’altro emendamento della relatrice Coscia che lascia nelle mani dei dirigenti scolastici l’attribuzione degli incarichi, ma consentirebbe ai docenti di autocandidarsi. Questo non è neppure un pannicello caldo ma una presa in giro in piena regola.

L’emendamento 7.3000, poi, è davvero indegno: consentire a un docente di insegnare in materie per le quali non è abilitato significa precipitare le scuole nel caos e fregarsene di qualunque regola elementare. Chiunque può insegnare la qualunque, per loro.

Infine, prevedere che le assunzioni da realizzare attraverso il prossimo concorsone potranno prevedere una quota di idonei non superiore al 10% è folle, nonché, anticostituzionale

Come già affermato, invitiamo il mondo della scuola a non abbassare la guardia e, anzi, a continuare nella mobilitazione contro questo obbrobrio che chiamano Ddl Istruzione. Anche noi continueremo a far sentire la nostra voce e realizzeremo iniziative per coinvolgere tutti quelli che a questa truffa non ci stanno”.