Medio Oriente, M5S: Gentiloni chiarisca cause arresto attivista italiano

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ROMA, 30 agosto 2015 – “A 48 ore dall’arresto di Vittorio Fera il silenzio della Farnesina è diventato inaccettabile. Al momento, qualcosa è trapelato soltanto attraverso il consolato generale a Gerusalemme: decisamente troppo poco. Il ministro Gentiloni ha il dovere di chiarire le circostanze dell’arresto, i capi d’accusa rivolti dalle autorità israeliane al nostro concittadino e le sue attuali condizioni di salute. Inoltre, è doveroso che a Fera venga fornita dal nostro Paese tutta l’assistenza del caso”.

Cosi i deputati M5s in commissione Affari Esteri sull’arresto del cittadino italiano avvenuto venerdì in Cisgiordania.

“Domani, quando Fera comparirà in tribunale, ne sapremo certamente di più sulla dinamica dei fatti avvenuti e sulle ragioni del fermo, ma la Farnesina avrebbe dovuto far sentire la sua voce fin dall’inizio e in modo netto. Al contempo, auspichiamo da parte dei rappresentanti della comunità israeliana in Italia una presa di posizione sul caso. Il nostro concittadino in questo momento ha bisogno di tutto il supporto necessario.

Infine, vogliamo ricordare il ruolo di grande importanza che svolgono gli attivisti: non sono dei criminali ma, anzi, spesso è grazie a loro impegno sul campo che veniamo a conoscenza delle violazioni dei diritti umani “.