Asti, vittoria del M5S contro il sindaco-banchiere

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Questa storia inizia del 2012 con l’elezione a sindaco di Asti dell’avvocato Fabrizio Brignolo (Pd). Nei primi mesi del 2013, nel pieno dello scandalo MPS, mentre Bersani tuona “Mai più la politica dentro le banche”, il sindaco Brignolo accetta la “chiamata” della Cassa di Risparmio di Asti ed entra a far parte del suo CdA, in barba a Bersani e alle vibrate proteste del Pd piemontese, subito rientrate..
Nell’ottobre 2014 viene eletto anche presidente di provincia.
Ma a qualcuno sorge più di un dubbio sulla compatibilità di Brignolo sindaco, consigliere di
banca e presidente della provincia.

Il Testo Unico Enti Locali, TUEL, in proposito parla chiaro all’articolo 63. L’incompatibilità c’è
e viene presentata dai consiglieri M5S Davide Giargia e Gabriele Zangirolami, coll’attento
supporto legale dell’avv. Alberto Pasta, una diffida al sindaco che risponde serafico di non
cogliere incompatibilità alcuna. Il Pd ha dalla sua parte il parere dell’esimio prof. dott. avv. Barosio che assicura che l’incompatibilità non c’è.
I consiglieri M5S non si dan per vinti e, assistiti dall’ indomito avvocato Pasta, ricorrono davanti al tribunale civile con una procedura poco usata: l’azione popolare.
12 marzo 2015: l’azione del M5S astigiano ottiene la vittoria piena: riconosciuta l’incompatibilità, il sindaco Brignolo viene dichiarato decaduto dalla carica di presidente di provincia.
Ma i guai per il sindaco di Asti non sono finiti. Perchè i nostri consiglieri Giargia e Serpa,
sempre con la consulenza dell’avv. Pasta, a maggio, rendono noto che incompatibile è pure
il ruolo di sindaco con quello di consigliere di una banca.
Anche questa volta il signor Brignolo non dà retta.
Si fa notare al sig. Brignolo che il banchiere Brignolo non può andare a battere cassa al
sindaco Brignolo come invece sta avvenendo per il caso Asti Sport. E questo sempre per
l’art. 63 del TUEL.
Così si arriva al 24 settembre 2015, giorno in cui i prodi consiglieri M5S depositano una
nuova diffida, preparata dall’avv. Alberto Pasta, in cui si danno al sindaco-banchiere
sette giorni di tempo per scegliere quale ruolo mantenere e quale lasciare.
La diffida ottiene pieno effetto. L’avv. Brignolo sceglie di fare il sindaco e molla la sedia nel
CdA della CRA.
La legalità ha vinto.