Penati (PD) salvato dalla prescrizione
Altro che assoluzione. Il termine giusto è uno e uno solo: prescrizione. Ieri si è conclusa l’inchiesta, denominata “sistema Sesto” che aveva ad oggetto un “vasto e diffuso sistema di tangenti”. Un “fiume di denaro” che serviva a soddisfare le “esigenze elettorali” di Filippo Penati “e quelle dei Ds milanesi” con un presunto giro di mazzette e finanziamenti illeciti per “milioni di euro” che sarebbero stati incassati in parte dall’ex presidente della Provincia di Milano. Su Penati infatti pendeva l’accusa più pesante consistente nella concussione per un presunto giro di tangenti in cambio di concessioni edilizie sulle aree ex Falck e Marelli di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, dove in passato Penati ha svolto il ruolo di sindaco. Tutti a parlare di assoluzione, ma nessuno ricorda che Penati è stato assolto, dall’accusa più grave, per intervenuta prescrizione.
Il pm Franca Macchia, infatti, ha precisato che il nucleo principale dell’indagine, ovvero quello relativo alle maxi-tangenti in cambio di permessi edilizi in aree ex Falck e Marelli che vedeva direttamente coinvolto Filippo Penati e quello in cui ci sono stati anche dei patteggiamenti (dunque ammissioni di colpevolezza) è stato letteralmente spazzato dall’intervenuta prescrizione per via della cosiddetta Legge Severino. Le accuse erano, a vario titolo, corruzione e finanziamento illecito dei partiti. Penati aveva dichiarato, addirittura, che avrebbe rinunciato alla prescrizione ma poi quando avrebbe dovuto formalizzare la rinuncia in aula non si e’ presentato davanti ai giudici che hanno dichiarato prescritto il reato. Per la vicenda dell’area Falck, dunque, Penati e i suoi difensori si sono opposti all’accertamento della verità. Ora è ancora più chiaro il motivo per il quale il PD e il partito di Alfano stanno cercando in tutti i modi di rallentare in Commissione Giustizia Senato la riforma della prescrizione.
Solo mantenendo in vita questo istituto, esponenti di destra e di sinistra possono sperare di farla franca dai processi che un giorno si e l’altro anche li vedono coinvolti a vario titolo, dalla corruzione, alla concussione, ecc.
Non parlate di assoluzione, ma di prescrizione. Cosa ben diversa e che non serve a ripulire integralmente l’immagine o a ridare onorabilità.