Aeroporto di Firenze: la “manina” sistema la faccenda nottetempo

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Le Grandi Opere sono sempre più inutili per il Paese, e sempre più utili solo a qualcuno. L’ultima in ordine di tempo è l’aeroporto di Firenze, che si vuole costruire a tutti i costi, forse per l’ubicazione così “strategica” per il governo in carica. Il M5S, pochi giorni fa, ha fatto un esposto alla Corte dei Conti ed una diffida al Ministero dell’Ambiente al riguardo alla valutazione di impatto ambientale: il progetto recentemente approvato dalla Regione Toscana non è neppure un progetto, ma appena un masterplan, insomma una bozza, ed è inoltre insostenibile dal punto di vista ambientale e con costi in costante lievitazione e non meglio specificati. Anche l’Università di Firenze la pensa allo stesso modo.
E sapete perché si vuole a tutti i costi costruire questo aeroporto? Perché le società coinvolte sono quelle che hanno finanziato Renzi in campagna elettorale. Hanno dato 50 milioni a Renzi, e ne ricevono così 150 (pubblici) in cambio. E chi è il Presidente della società che gestisce l’aeroporto? Il fido Marco Carrai, un braccio destro del premier e procacciatore di finanziamenti nelle campagne elettorali. Insomma: l’aeroporto di Firenze è uno dei tantissimi esempi non solo di governo delle lobby, ma della ormai indissolubile commistione tra business e politica.
La legge di stabilità, come abbiamo capito da tempo, è diventata ormai un mero strumento di questa commistione. Si fanno gli accordi do ut des sottobanco, e poi voilà la solita “manina” inserisce nella stabilità la norma che mette l’accordo nero su bianco e tutela i contraenti.
Questo è accaduto, proprio oggi, anche per l’aeroporto di Firenze. Leggete qui sopra l’emendamento messo online stanotte da uno dei portavoce M5S ancora al lavoro dentro Montecitorio, Diego De Lorenzis: poche righe che servono a blindare la costruzione dell’aeroporto, concedendo esoneri alla valutazione di impatto ambientale e bypassando ogni valutazione di conformità paesaggistica e urbanistica. La cosa più sconfortante è che per dare l’aiutino all’aeroporto di Firenze senza sembrare, si semplifica la costruzione di tutti gli aeroporti, così invece di un solo disastro ambientale ce ne ritroveremo chissà quanti.
Non è politica, non è governo, questo è uso del Parlamento solo per fare business. E neanche da grandi geni: sono capaci tutti, a fare gli imprenditori così.