Amianto e incidenza patologie: i numeri che il governo non dice | Conferenza Stampa M5S
Roma, 15 dicembre 2015 – Sono migliaia ogni anno le vittime dell’amianto, fra 3 e 5mila stimati. Un trend inesorabilmente in aumento perché l’esposizione è ancora continua e costante. Ci sono 32 milioni di tonnellate di amianto in giro per l’Italia e le categorie professionali esposte sono sempre più numerose.
Il Movimento 5 Stelle lo ha denunciato oggi nel corso di una conferenza stampa al Senato con l’Osservatorio nazionale amianto che ha presentato il primo rapporto nazionale mesotelioma.
«Al di là delle promesse fatte dal governo in pompa magna – ha detto il senatore Mario Giarrusso – nella legge di Stabilità non ci sono provvedimenti sull’amianto, né per le vittime né per le bonifiche. È il governo delle chiacchiere, come sempre».
«Incredibilmente siamo ancora tra gli importatori di amianto nel mondo – ha spiegato il senatore Gianluca Castaldi – con un costo sociale sanitario che è maggiore di quanto servirebbe per bonificare».
«Il Movimento 5 Stelle ha presentato varie proposte di legge ed emendamenti, anche in questa legge di Stabilità: ma la forza politica di maggioranza che porta avanti battaglie mediatiche poi boicotta le iniziative parlamentari che risolverebbero il problema», ha detto il senatore M5S Carlo Martelli. «Solo con le coperture in amianto copriremmo 250 kmq. Quanto il Lago Maggiore e in totale 40 milioni di tonnellate».
Al di là delle promesse del governo, in Stabilità non c’è un solo atto che risponda alle esigenze del Paese per contrastare la presenza di amianto o solo per aiutare concretamente le vittime.
Il monitoraggio delle Regioni è fermo, non c’è un piano razionale di smaltimento gestito a livello nazionale.
«Oltre l’80 per cento delle circa 440 mila tonnellate di amianto smaltite negli ultimi anni in Italia è stata spedita all’estero spendendo 60 milioni di euro – ha spiegato il deputato M5S Alberto Zolezzi – con costi aggiuntivi e incremento dei rischi durante il trasporto. Il costo medio di smaltimento dell’amianto è di 900 euro a tonnellata se esportato (550 per la rimozione, 250 per il conferimento in discarica e 100 euro per il trasporto)».
Il piano nazionale amianto del Governo Monti, scaturito anche dalla Conferenza di Venezia, seppur contenga buoni spunti, deve ancora essere approvato dalla Conferenza Stato/regioni ed è bloccato al Ministero dell’economia e delle finanze per la mancanza di coperture.
«L’Ona – ha detto il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto avvocato Ezio Bonanni – ha censito più di mille siti segnalati, più di 2400 scuole che contengono amianto e abbiamo incrociato i dati di Asl e ospedali per presentare il primo rapporto nazionale sui mesotelioma».
Per quanto riguarda lo smaltimento, però, potrebbe essere in arrivo una buona notizia: il 22 dicembre presso il ministero della Salute e grazie alla forte spinta del M5S, sarà per la prima volta aperto un tavolo tecnico per studiare le nuove forme di inertizzazione e smaltimento.
Scarica qui il dossier con le principali proposte M5S sull’Amianto: Amianto-dossier-proposte-M5S.pdf
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