Referendum trivelle: un PD da vergogna promuove l’astensione!

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Ma qual è la concezione di “democrazia” del Partito sedicente Democratico?
Ieri ha azzerato la volontà di 27 milioni di cittadini cancellando l’obbligatorietà all’acqua pubblica dalla legge in discussione alla Camera, quella volontà espressa con un referendum ad enorme partecipazione.
Oggi, eccolo dichiarare con la massima sfacciataggine che occuperà gli spazi informativi del prossimo referendum, quello contro le trivelle in mare, per promuovere l’astensione.
Ce l’hanno per caso coi referendum? Tutta questa democrazia in un sol colpo li mette in agitazione?
Dopo aver negato l’election day, che avrebbe fatto risparmiare al Paese 400 milioni di euro accorpando referendum e amministrative, ora siamo arrivati addirittura alla propaganda a favore dell’astensione, ossia invitare i cittadini a NON esercitare un legittimo diritto sancito dalla Costituzione. Vette inarrivabili di faccia di bronzo.
A questo punto, ci piacerebbe sapere cosa pensano quei presidenti di Regione Pd tra i promotori del referendum, o cosa diranno ora quei deputati e senatori Pd che continuamente rilasciano dichiarazioni finto ambientaliste salvo poi approvare leggi che fanno il contrario.
Forse sanno che i cittadini hanno sempre meno voglia di farsi infinocchiare, e che andranno tutti ad esprimersi al referendum a prescindere dai consigli anticostituzionali del partito al governo. I cittadini, i loro diritti, se li ricordano ancora.