Corruzione, Opacità operazioni finanziarie Enpam abbia fine

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Roma, 16 aprile 2016 – “Il recente rinvio a giudizio del deputato del Pd Marco Di Stefano da parte della Procura di Roma, nell’ambito di un’inchiesta sulla compravendita di immobili, è un nuovo tassello di una situazione, relativa alla gestione finanziaria dei fondi dell’Enpam, rispetto alla quale da tempo chiediamo più chiarezza. In alcuni casi appare discutibile l’utilizzo di quelle risorse economiche, per finalità che non appaiono coerenti rispetto alla missione previdenziale dell’Ente”. Lo affermano i deputati del M5S in commissione Affari Sociali, i quali ricordano come “già tre anni fa avevamo presentato un’interrogazione rivolta ai ministeri del Lavoro e dell’Economia, a prima firma Giulia Grillo, nella quale si chiedeva conto rispetto a possibili opacità nella gestione finanziaria da parte dell’Ente previdenziale. Tra i casi presi allora in esame già c’era anche quello che coinvolge il deputato Di Stefano, i costruttori Pulcini e Luigi Antonio Caccamo, direttore del dipartimento patrimonio immobiliare dell’Enpam”.
“A quell’interrogazione non c’è mai stata risposta e, a maggior ragione, oggi chiederemo al governo risposte chiare sulla governarce della Fondazione Enpam, che sembra dedicarsi a operazioni finanziarie non attinenti con le sue funzioni e che in alcuni casi sembrano, come ipotizza anche la Procura di Roma, profilarsi aspetti speculativi. Un fatto questo confermato anche anche dalle diverse indagini delle procure che in questi anni stanno mettendo l’Ente sotto una lente. Aggiungiamo che nell’Enpam persistono situazioni di mancanza di trasparenza circa le eventuali attività finanziarie svolte dai componenti del Cda al di fuori di quella loro funzione che rendono ancor più urgente un giro di vite nel segno della chiarezza”.