Greggio, da Galletti promesse inutili e fuori tempo massimo

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Roma, 26 aprile 2016 – “Troppo facile arrivare in città, fare passerella, neanche parlare con i cittadini coinvolti dal disastro ambientale e andare via dicendo che “è necessario fare una riflessione sulle fonti fossili”. Cosa non si fa per prendersi uno spazio mediatico, ma quando si tratta di agire, di compiere passi importanti per un futuro diverso per il Paese, si mostra il vero volto. E quello del ministro Galletti è inesorabilmente un volto fossile”. È il commento dei parlamentari del M5S che sono a Genova in missione sui luoghi dello sversamento di greggio.
Il ministro Galletti ha appena detto infatti: “È necessario fare una riflessione sulle fonti fossili. Ed è necessario farla a pochi giorni dall’accordo di Parigi che porterà alla decarbonizzazione del pianeta”.
«Ebbene, diciamo al ministro che di riflessioni il Paese muore. Serve una classe politica che agisca, non che rifletta. Poco più di una settimana fa c’era un referendum in Italia, che proprio andava nel verso della liberazione dei nostri mari dal pericolo del petrolio. Ma – forse se ne è già dimenticato – Galletti ha ufficialmente dichiarato di aver votato no e il suo governo ha addirittura promosso l’astensione. E ora il ministro a favore di telecamere e con il disastro genovese davanti, dice di voler riflettere? Glielo diamo noi materiale su cui riflettere: è il nostro programma energetico del M5S. Una strategia chiara, con misure a medio e lungo termine per l’efficienza nello sfruttamento di fonti pulite e rinnovabili, la creazione di posti di lavoro e la tutela della salute e dell’ambiente. Non parole e riflessioni, ma strumenti come la carbon tax, e con scelte precise per arrivare al 2050 senza petrolio. Se il ministro vuole capire come si fa, siamo a disposizione».
«La verità – dicono i parlamentari del M5S – è che per pura fortuna non c’è stato un disastro irreparabile in mare. È piovuto poco, la macchina dell’allerta tra i cittadini e le associazioni ha funzionato, ma ora bisogna avere tempi certi per le bonifiche. Anche in questo caso le risposte del ministro fanno ridere: dice che ci saranno “tempi medi” per le bonifiche. Ministro: servono tempi certi non medi. E ancora: nella fiera dei luoghi comuni Galletti ha osato promettere che “chi inquina paga”. Certo, ci fidiamo: come questo governo mostra di saper fare con i Riva dell’ILVA, con l’Eni, con i potenti delle industrie, con tutte le lobby, insomma, che sembrano dettare l’agenda politico-economica di questo governo».