#5giornia5stelle 83° puntata, 1 luglio 2016

13 provvedimenti a favore delle banche, nessuno a favore dei cittadini.” Se dovessimo sintetizzare in una frase la storia del governo Renzi, sarebbe questa. 130 mila le famiglie espropriate: i loro rappresentanti sono stati di nuovo a Roma per far sentire la loro voce. Voce poi portata in aula da Alessio Villarosa, e in strada anche da Daniele Pesco che ricorda come basti non pagare appena tre rate di un mutuo, e la banca possa prendersi il capannone.
Settimana del Brexit. David Borrelli da Bruxelles sottolinea come, per il M5S, la decisione che i cittadini esprimono tramite un referendum debba essere sempre rispettata. Il Parlamento Europeo ha approvato invece una risoluzione assolutamente ingiusta nei confronti della volontà popolare: per questo il M5S ha votato no. Tali ingerenze verso un popolo sovrano non sono di competenza di Juncker e della sua Commissione.
Anche Sergio Battelli, in aula alla Camera, denuncia come il sistema europeo abbia ormai fallito. L’Unione Europea deve essere rifondata con criteri lontani da austerity e fiscal compact, per tornare alla solidarietà e alla collaborazione. In Europa devono tornare a contare i cittadini, che non sono né gli Juncker, né le Merkel né i Renzi.
In Parlamento intanto si continua a infliggere colpi mortali alla filiera dell’olio italiano. I mandanti? Europei, come ricorda Giuseppe L’Abbate in aula: l’Europa chiede, il PD obbedisce, e ora viene tolta addirittura la data di scadenza dalle bottiglie di olio. Il governo accetta tutto, anche ciò che reca danno al Made in Italy, sottolineano Paolo Parentela e Filippo Gallinella.
Alessandro Di Battista denuncia poi come alla Camera il PD discuta solo di legge elettorale: l’unico loro pensiero è essere rieletti e riottenere la poltrona. Vi chiediamo allora di darci una mano, partecipare al movimento, condividere, lavorare nei gruppi sul territorio. Ognuno faccia sua parte per mandare a casa questa gente!
Si rinnovano anche le missioni all’estero, a prezzo di un altro miliardo di euro di soldi pubblici. Al Senato Maurizio Santangelo si chiede se non sia ora di pensare un nuovo modello di difesa, più sostenibile e idoneo al DNA del Paese, invece di sperperare quattrini in F35. 
Da Bruxelles, Ignazio Corrao e Laura Ferrara ricordano l’ispezione M5S al Cara di Mineo, il più importante centro d’Europa dove si gonfia il numero dei migranti per truffare lo Stato. Noi diciamo basta: è ora di smantellare i centri di accoglienza e fare verifiche su chi ha diritto già nei paesi di origine.
Infine, al Senato è passata l’approvazione del Disegno di legge sul rinnovo dei mandati degli organi del Coni. Come denuncia Enza Blundo, è stata l’ennesima occasione sprecata, e per l’ennesima volta è colpa del PD che ha preferito dare la precedenza ai suoi inciuci con le lobby dello sport anziché alle esigenze del mondo sportivo.

 


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