Il governo affama la ricerca pubblica ma per il privato i soldi li trova
Mentre il Governo affama l’Università ed Enti Pubblici di Ricerca, vengono stanziati fondi pubblici per finanziare un ente di diritto privato: l’Istituto Italiano di Tecnologia, l’IIT.
L’IIT è stato fondato nel 2003 con la promessa che avrebbe vissuto soltanto grazie agli investimenti privati. Invece negli ultimi 10 anni lo Stato ha investito più di 1 miliardo di euro nell’IIT. Non solo. Secondo quanto svelato dal Fatto Quotidiano (link) l’IIT avrebbe speso soltanto la metà di questi soldi, mentre il resto sarebbe finito dritto nei conti bancari.
Un altro dato curioso? Soltanto l’1% dei fondi deriva da privati. Ciò vuol dire che l’IIT va avanti coi soldi dello Stato, mentre dalle Università e gli Enti Pubblici di ricerca continuano ad arrivare grida di aiuto. Ma di queste “anomalie” ne avevamo già parlato. In una mozione presentata lo scorso maggio, avevo difatti sollevato la questione dei fondi stanziati per l’IIT (video) chiedendo altresì all’esecutivo come mai nel 2015 fosse stato destinato un contributo di 80 milioni per un progetto scientifico dell’Istituto quando il #CNR (principale Ente Pubblico di Ricerca Italiano) contava più di 4mila precari e oltre 300 contratti in scadenza senza coperture.
Il MoVimento 5 Stelle ha sempre avuto una posizione ben chiara. Nessuno di noi ha ostilità nei confronti delle professionalità e delle capacità scientifiche e tecnologiche dell’Istituto. Il MoVimento chiede esclusivamente che queste competenze siano soggette alle regole di tutti gli altri istituti italiani, e che le modalità di finanziamento non godano di alcun tipo privilegio, sopratutto in un momento di estrema difficoltà e di progressiva riduzione dei fondi erogati agli altri enti di ricerca italiani (vedi interrogazione).
I soldi dei cittadini vanno a incentivare un organismo che, tra le altre cose, sembra non applicare neanche le norme sulla trasparenza e integrità della Pubblica Amministrazione, considerando che non è possibile leggere né gli atti del Consiglio né quelli del Comitato Esecutivo né quelli relativi alle decisioni del Direttore Scientifico (per approfondimenti vedi qui).
Che dire poi del fatto che, mentre i ricercatori degli enti pubblici sono sottoposti a #VQR (voluta da questa politica) da cui dipendono i finanziamenti i fondi ordinari, i dipendenti dell’IIT non lo sono?
Riteniamo inammissibile che il Governo Renzi pensi a dare soldi a un organismo privato, la cui missione non è concentrata sulla ricerca, piuttosto che alle Università pubbliche sempre più in crisi.