Cooperazione allo sviluppo: co.co.pro… a 100 mila euro a testa!

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In Italia, purtroppo, gli “aiuti” ai Paesi in difficoltà sempre più spesso si riducono ad aiuti alla Casta e agli amici. L’ultimo caso è quello che sembra emergere nella gestione del personale da parte dell”Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), organo sottoposto alla vigilanza del Ministero degli esteri, che tra i suoi compiti ha quello di gestire ingenti finanziamenti statali da destinare all’aiuto dei paesi in via di sviluppo.
Il Ministero degli esteri ha stipulato una serie di contratti di collaborazione Co. Co. Pro., ma molto diversi da quelli a cui sono ahinoi abituati i giovani italiani. Compensi da ben centomila euro l’anno per i contrattisti dell’Agenzia, che prestano servizio a Roma, e pare siano stati assunti per chiamata diretta e senza essere sottoposti ad alcuna procedura di selezione pubblica, in evidente contrasto con le norme nazionali. Saranno stati selezionati come “amici” di qualcuno?
Il M5S ha chiesto con un’interrogazione scritta, depositata in questi giorni alla Camera e firmata da Arianna Spessotto e Maria Edera Spadoni, che il Ministro degli Esteri Gentiloni faccia chiarezza su tali contratti che l’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo ha già automaticamente confermato, aumentando per giunta gli stipendi fino a cifre esorbitanti. La cooperazione non può e non deve rappresentare l’ennesima mangiatoia di denaro pubblico riservata ai soliti ignoti.